I gravissimi attacchi terroristici di matrice islamica al cuore dell’Europa recentemente vissuti, seguiti a quelli di Parigi del novembre scorso ed a tanti altri su scala planetaria, per la loro origine, modalità di esecuzione ed efferatezza anche organizzativa, ci costringono a fare qualche riflessione.
Il comune denominatore di tante stragi sembra essere il fatto che le persone coinvolte, tutte di giovane età, sono nate e vissute nei nostri territori, hanno seguito le nostre scuole e ciò tuttavia, alla fine, hanno deciso di immolarsi in una ideologia di morte distruggendo la propria vita saltando in aria insieme alle centinaia di vittime innocenti.
Oltre alla fallita integrazione di alcune generazioni, quello che emerge con maggiore evidenza è la capacità da parte di questa organizzazione terroristica denominata ISIS – autoproclamato Stato islamico del califfato – di fare proseliti di tanti nostri figli che volontariamente, indottrinati da un fanatismo religioso, si avventurano nei teatri di tanti Paesi in guerra, dall’Irak all’Afghanistan, dalla Siria alla Libia.
Ascoltando le tante farneticazioni pronunciate attraverso i media negli spot pubblicitari, si comprende l’intento di “islamizzare” l’occidente con particolare riferimento all’Europa.
Ne consegue che, a mio avviso, bisogna intercettare tutta l’attività di proselitismo in atto, svolta nell’intera Europa, soprattutto da parte dei tanti “IMAM” sparsi sul territorio nei tanti luoghi di culto, spesso anche poco visibili o addirittura sconosciuti.
Per fare questo, bisogna innanzitutto circoscrivere e ufficializzare i luoghi di culto, istituzionalizzando a livello Europeo, un apposito Albo europeo degli IMAM.
Non si può parlare soltanto di un miglior coordinamento giudiziario, armonizzando il codice penale e investigativo dei Corpi di polizia migliorando l’intelligence che pure sono indispensabili.
Un controllo più attento di tanti IMAM che spesso, con i loro riferimenti alla guerra santa, raccolgono tanti giovani – non solo disoccupati o in stato di bisogno – votandoli poi alle terribili azioni sanguinarie che ahimè conosciamo.
