E’
vero che i lavoratori precoci (quelli che hanno cominciato a lavorare prima dei
20 anni di età e che hanno, quindi, raggiunto i 42 anni di contributi ma non i 62 d’età) potranno
andare in pensione fino al 31 dicembre del 2017 senza penalizzazioni?
M. B.– GROSSETO
R I S P O S T A
La legge di
Stabilità 2015 ha
sospeso le penalità per quei lavoratori che accedono alla pensione anticipata
con 41 anni e 10 mesi di contributi, se donne, e con 42 anni e 10 mesi di
contributi, se uomini, aventi in entrambi i casi età inferiore a 62 anni,
prescindendo dalla tipologia di contribuzione avuta nel corso della vita
lavorativa. Fino al 31 dicembre 2014, nei confronti di quei lavoratori che accedevano
alla pensione anticipata con meno di 62 anni venivano applicate le penalità
sulle quote retributive pari all’uno per cento per ogni anno di anticipo
rispetto ai 62, penalità che saliva al due per cento per ogni ulteriore anno di
anticipo rispetto ai 60 anni, qualora l’anzianità comprendesse periodi ritenuti
penalizzanti. Con la legge 23 dicembre 2014, n.190, le penalità sono state
sospese fino al 2017 – e quindi non vengono applicate anche se il pensionamento
avviene a una età inferiore a 62 anni – mentre dal 1° gennaio 2018 troveranno
nuovamente applicazione le condizioni indicate (e, quindi, prendendo a
parametro l’età di pensionamento), ma non dovrà più essere valutata la “bontà”
della contribuzione versata. In altri termini, l’unico parametro che rimane è
quello dell’età anagrafica.
DAL”IL SOLE 24 ORE” DEL 4APRILE 2016
