In
caso di testamento olografo, quali sono gli obblighi di un notaio e quali
tempistiche deve rispettare? Quali sono gli adempimenti di un erede? Tre eredi
su 12 si sono recati da un notaio per l’atto di pubblicazione del testamento
olografo del defunto.
A
distanza di diversi mesi, gli altri eredi non sono ancora stati informati dal
notaio, il quale non ha provveduto a fare la successione.
Come
provvedere alla riscossione del denaro contante depositato presso la banca del
defunto? La successione è necessario farla da un notaio o è possibile farla
presso un altro istituto, ad esempio un Caf?
C. T. – PADOVA
R I S P O S T A
Una volta
pubblicato il testamento olografo, il notaio procede a trasmettere copia del
verbale di pubblicazione all’archivio notarile e alla cancelleria del tribunale
del luogo ove si è aperta la successione. Gli eredi devono presentare la
dichiarazione di successione entro un anno dall’apertura della successione.
Il
notaio, che comunica il testamento agli eredi e legatari di cui conosce la
residenza, non è tenuto a presentare la dichiarazione di successione,
trattandosi di obbligo che incombe, in linea generale, su eredi e legatari.
Non
spetta al notaio “nominare” l’esecutore testamentario. Per riscuotere il denaro
presso la banca occorrono la dichiarazione sostitutiva di atto notorio (o
l’atto notorio per alcune banche), la dichiarazione di successione e la copia
conforme del verbale di pubblicazione del testamento. La redazione e
presentazione della dichiarazione di successione non richiede l’obbligo di
intervento del notaio.
DAL
“IL SOLE 24 ORE” DEL 16
MAGGIO 2016
