giovedì, Maggio 2, 2024
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LA POLITICA IN VETRINA: Prevenzione & contrasto al terrorismo



L\’intervento del nostro amato Presidente in questa fase terribile che stiamo vivendo per effetto dei tanti attentati terroristici, è certamente utile.
“L\’ansia e la paura vanno comprese” ha detto.
Lo scambio delle informazioni a livello di intelligence rappresenta certamente il migliore dei suggerimenti possibili per contenere il fenomeno.

Se va bene sotto il profilo della prevenzione, penso che qualcosa debba e può essere fatto sotto il profilo del contrasto.

Mi riferisco ai terroristi dormineti, nati e cresciuti insieme a noi, con le nostre leggi ed abitudini e che hanno frquentato le nostre scuole. In questi casi, dopo un attentato terroristico, spesso con svariati morti innocenti, bisogna intervenire sotto il profilo patrimoniale nei confronti della famiglia che un simile personaggio – amante di Allah e delle vergini che lo aspettano in Paradiso – hanno cresciuto ed allevato.
A questo deve seguire una espulsione immediata.

Dobbiamo difenderci, questa è una guerra!

Intanto registro per la prima volta un atteggiamento di buon senso da parte del c.d. Islam moderato.
Meglio tardi che mai!

Fonte: Ansa.it
BUONA LETTURA

Mattarella: è una guerra senza confini, ma non di religione
“Contro il terrore serve una risposta seria dello Stato, condividere le informazioni”

“L\’ansia la paura vanno comprese”, ma “l\’allarme richiede una risposta seria da parte dello Stato per la sicurezza dei cittadini”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella in una intervista al Tg1 nella quale, parlando del terrorismo fondamentalista, ha sottolineato come “l\’attività preventiva non si vede ma è la più preziosa e importante anche per evitare che la paura prevalga”.
Quella che sta portando avanti il terrorismo fondamentalista “è una guerra in un formato diverso, senza frontiere”. Ma basta vede come la grande maggioranza delle vittime sia di religione islamica “per far comprendere che non si tratti di una guerra di religione”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella in una intervista al Tg1 ricordando che questo “terrorismo, cinicamente cerca di usare la religione nella speranza impossibile di provocare un conflitto tra musulmani e cattolici, ma questo non avverrà”.
“Noi non possiamo e non dobbiamo stravolgere i principi della nostra civiltà, frutto della storia e inoltre non servirebbe. Occorre un\’efficace azione anticipatrice, di prevenzione, di intelligence, di vigilanza e polizia, perfettamente compatibile con le libertà superando vecchie abitudini che ostacolano la condivisione di informazioni”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervistato dal Tg1, rispondendo a chi gli chiede cosa possano fare i singoli Stati per combattere l\’emergenza terrorismo.
“L\’invito della comunità francese islamica, raccolto in Italia, perché i loro fedeli domani si rechino nelle chiese cristiane in segno di solidarietà è molto significativo”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervistato dal TG1.

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