mercoledì, Maggio 15, 2024
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PREVIDENZA: Come ottenere la pensione anticipata senza penalizzazioni

Anticipo del pensionamento: con quali modalità è
possibile percepire la prestazione senza decurtazioni?

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La pensione anticipata,
ossia il trattamento, che sostituisce la pensione d’anzianità, i cui requisiti
sono basati sulla contribuzione, sarà a breve affiancata da una nuova
possibilità di anticipare la pensione, l’
Ape. La sigla Ape
sta per anticipo pensionistico: la prestazione consentirà di pensionarsi a 
63 anni,
con un massimo di 3 anni e 7 mesi di anticipo. L’uscita prima del tempo sarà
possibile grazie a un prestito bancario, la cui restituzione comporterà delle
penalizzazioni sulla pensione. Anche la pensione anticipata ordinaria, nel caso
in cui il pensionato non abbia compiuto 
62
anni
, comporterà delle penalizzazioni, a partire dal
2018: sia per l’ape che per la pensione anticipata, però, è possibile ottenere
la pensione senza penalizzazioni. Vediamo come.

Pensione anticipata senza penalizzazioni

Per
quanto riguarda la pensione anticipata, attualmente non è prevista alcuna
penalizzazione, nemmeno se ci si pensiona con meno di 62 anni d’età; i
requisiti contributivi richiesti per ottenere il trattamento sono:

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·42
anni e 10 mesi 
di
contributi per gli uomini;

·41
anni e 10 mesi 
di
contributi per le donne.

A
partire dal 2018, però, sarà prevista una 
penalizzazione per
chi si pensiona senza aver compiuto 62 anni.
Il taglio dell’assegno sarà pari:

·all’1%per
ogni anno di anticipo della pensione, se il pensionato ha compiuto almeno 60
anni;

·al2%,
per ogni anno che precede il compimento del 60°.

Per
non avere penalizzazioni sulla pensione, è dunque necessario attendere il
compimento del 62° anno di età, per chi matura tale requisiti dal 1° gennaio
2018.

Ape senza penalizzazioni

Per
ottenere l’
anticipo
pensionistico 
senza decurtazioni, invece,
il discorso è più articolato. In base a quanto reso noto, per non subire tagli
della pensione a causa della restituzione delle rate del prestito sarà
necessario appartenere alle seguenti categorie:

·lavoratori disoccupati di
lungo corso, che hanno terminato la percezione di ammortizzatori sociali;

·invalidi;

·lavoratori che
assistono un portatore di handicap grave ai sensi della 
Legge 104;

·addetti a
mansioni ad 
alto
rischio 
infortunio;

·addetti a
mansioni 
faticose pesanti.

Per
evitare il taglio della pensione, sarà necessario anche che la futura pensione
non superi 
1500
euro
lordi mensili.

Per
altre categorie di lavoratori la penalizzazione non sarà azzerata, ma soltanto
ridotta.
I beneficiari della riduzione delle decurtazioni saranno:

·i lavoratori in esubero a
seguito di ristrutturazioni aziendali, che fruiranno del pagamento di un
contributo da parte dell’impresa per coprire parte del prestito;

·gli iscritti
alla 
previdenza
complementare
, che fruiranno di un anticipo della prestazione
integrativa (
Rita:
rendita integrativa anticipata) per coprire parte del prestito, o, a seconda
dell’ammontare spettante, l’intero prestito.

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