sabato, Maggio 18, 2024
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LA POLITICA IN VETRINA: Referendum costituzionale, Posizioni a confronto tra il SI e il NO!



IO VOTO SI ——————ALLE RISPOSTE DEL PROF.CANNATA’, RIPORTO IL MIO PENSIERO, OPPOSTO, CON CARATTERI MAIUSCOLI




Referendum costituzionale, lettera agli studenti. Questa la verità sulla riforma Renzi
Fonte: ilfattoquotidiano.it
BUONA LETTURA
Prof. Angelo CANNATA’
Docente di storia e filosofia




Caro Prof, studio medicina e non seguo più la politica come negli anni del liceo. Mi mancano i dibattiti in classe. Sul referendum costituzionale non ho le idee chiare, lei – immagino – voterà No, può dirmi perché noi giovani dovremmo votare contro il cambiamento, contro la riforma? Un promemoria, di quelli che… “è impossibile non capire”, come dicevamo chiudendo le conversazioni a scuola. Con affetto.
Giorgio
Caro Giorgio, grazie per i ricordi e l’affetto. La materia è complessa ed è davvero difficile riportare sulla pagina – con la chiarezza che giustamente esigi – le ragioni che mi spingono a votare No. Ci provo. Fondamentale – lo ricorderai? – è capire da che parte stia la libertà. Lo dicevamo in classe, occorre schierarsi per la libertà, sempre, in tutte le forme in cui si manifesti/appaia/venga espressa. Mi sembra di poter dire che abolire l’elezione dei senatori sia la soppressione di un diritto: gli articoli 55 e 57 che parlano di senato non elettivo e tolgono ai cittadini la libertà di scegliere i rappresentanti sono un’aberrazione: le regioni italiane non sono i Land tedeschi.


IO VOTO SI———– CON LA RIFORMA L’ELEZIONE DEI SENATORI E’ INDIRETTA NEL SENSO CHE E’ SEMPRE IL CITTADINO/ELETTORE CHE, IN CONCOMITANZA CON LA ELEZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE INDICA CHI, FRA I CANDIDATI, VUOLE CHE FACCIA IL RAPPRESENTANTE DEL PROPRIO TERRITORIO A ROMA NEL FUTURO SENATO. FARE UNA CAMERA DELLE AUTONOMIE RAPPRESENTA UNA FORMA DI DEMOCRAZIA E DIRE CHE LE “TEGIONI ITALIANI NON SONO I LAN TEDESCHI” SE E’VERO DA UNA PARTE E’ ANCHE VERO CHE CON LA GERMANIA I NOSTRI IMPRENDITORI DEVONO COMPETERE.


Ma non si tratta solo di questo. E’ il concetto di sovranità popolare che viene messo in crisi dall’impianto generale della riforma. Ti invito a riflettere sull’articolo 71: frena, crea difficoltà, aumenta il numero delle firme necessarie per le leggi d’iniziativa popolare; per la Costituzione più bella del mondo – quella in vigore, conquistata dai Partigiani – bastano cinquantamila firme, Renzi ha stabilito che dovranno essere il triplo (centocinquantamila), pena la sconfitta dell’iniziativa referendaria: aumenta o diminuisce la sovranità popolare? Parlane con i tuoi amici, sono in gioco idee importanti. Riguardano la vita di tutti noi.


IO VOTO SI—————NUOVO ART.71 – LEGGI DI INIZIATIVA POPOLARE: IL PROF. DICE CHE VENGONO TRIPLICATE LE FIRME (DAI CINQUANTAMILA ATTUALI A CENTOCINQUANTAMILA IN FUTURO) E QUINDI LO RITIENE UN ATTACCO ALLA SOVRANITA’ POPOLARE. —LEGGIAMO INSIEME IL NUOVO ARTICOLO 71:


“”a) dopo il primo comma è inserito il seguente:
«Il Senato della Repubblica può, con deliberazione adottata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, richiedere alla Camera dei deputati di procedere all\’esame di un disegno di legge. In tal caso, la Camera dei deputati procede all\’esame e si pronuncia entro il termine di sei mesi dalla data della deliberazione del Senato della Repubblica»;


b) al secondo comma, la parola: «cinquantamila» è sostituita dalla seguente: «centocinquantamila» ed è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «La discussione e la deliberazione conclusiva sulle proposte di legge d\’iniziativa popolare sono garantite nei tempi, nelle forme e nei limiti stabiliti dai regolamenti parlamentari»;


c) è aggiunto, in fine, il seguente comma:
«Al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alla determinazione delle politiche pubbliche, la legge costituzionale stabilisce condizioni ed effetti di referendum popolari propositivi e d\’indirizzo, nonché di altre forme di consultazione, anche delle formazioni sociali. Con legge approvata da entrambe le Camere sono disposte le modalità di attuazione».
POSSIAMO NOTARE CHE IL NUOVO SENATO – RAPPRESENTANTE DEI TERRITORI – PUO’ CHIEDERE ALLA CAMERA DI DISCUTERE UNA LEGGE E ENTRO SEI MESI E’ TENUTA A RISPONDERE;
LA STESSA CAMERA E’ OBBLIGATA A CALENDARIZZARE IL DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARELO (in passato, se andava bene finiva in un cassetto se non direttamente nel c…sso e addio alla iniziativa popolare);
LA RIFORMA (LETT.C) AGGIUNGE FORME DI CONSULTAZIONE POPOLARE (oggi esiste solo il referendum abrogativo) COME IL “REFERENDUM PROPOSITIVO E DI INDIRIZZO”.
Ciò detto, vi sembra che siano aumentate o diminuite le forme di sovranità popolare? Ognuno può farsi un’idea!!!
La verità è che la riforma della Costituzione ha il fine – non dichiarato, certo – di rafforzare l’esecutivo. Non penso solo al citatissimo combinato disposto con l’Italicum, immagino tu sappia, non mi dilungo. Penso all’articolo 72 che prevede una corsia preferenziale per i ddl più importanti del governo (“Il governo può chiedere alla Camera… che un disegno di legge sia iscritto con priorità all’ordine del giorno…”), significa – se ci pensi – che il governo controllerà/determinerà l’agenda del Parlamento. Non va bene.


IO VOTO SI————-SECONDO L’ESIMIO PROF. UN GOVERNO, ELETTO DEMOCRATICAMENTE DALLA MAGGIORANZA DEGLI ITALIANI, CHE SI ASSUME L’ONERE E L’ONORE DI GOVERNARE UN GRANDE PAESE COME L’ITALIA, NON PUO’ AVERE UNA CORSIA PREFERENZILE OVVERO DETTARE UNA PRIORITA’ NEI TEMPI DI DISCUSSIONE DI LEGGI PRSENTATE. SECONDO IL PROF. ESIMIO, DEVE ATTENDERE I TEMPI ED I MODI DI DISCUSSIONE COME UN QUALUNQUE CICCILLO CACACE, PRATICMENTE A BABBO MORTO. LASCIO A VOI GIUDICARE!!!
Dunque: riduzione dei diritti e della libertà di scelta; riduzione della sovranità popolare; aumento di potere dell’esecutivo: è questa la verità della riforma Renzi. Mi chiedi perché votare No. Quanto detto basterebbe, ma c’è dell’altro.


IO VOTO SI————LA RIFORMA LA CHIDONO I CITTADINI, LE IMPRESE E IL MONDO DEL LAVORO. BISOGNA VELOCIZZARE I TEMPI, BISOGNA CORRERE PER ESSERE AL PASSO DEI NOSTRI COMPETITOR SUI MERCATI INTERNAZIONALI —-


LA POLITICA IN VETRINA: Il Referendum costituzionale rappresenta un problema reale?
Mi è capitato di leggere su questo social affermazioni del tipo:
“”Ci si sta soffermando troppo su questo referendum e intanto si abbandonano i problemi reali!!!!!!! “”
Per sottolineare l’importanza di questo appuntamento referendario vorrei ricordare qualche passaggio:
1) Abolizione del bicameratismo paritario: Accelerare il processo legislativo significa rispondere più velocemente alle esigenze del cittadino e alla competitività delle imprese;
2) Modifica del Titolo V della Costituzione per meglio disciplinare le attribuzioni e competenze dello Stato e delle Regioni: Per realizzare un’opera pubblica in Italia serve un tempo illimitato (cinque anni), tempi infiniti ed una montagna di adempimenti per avviare una impresa. La Confartigianato calcola che servono 68 adempimenti e 19 uffici da contattare per avviare un’attività. La defatigante lentezza per ottenere la VIA (Valutazione impatto ambientale) laddove, racconta Giorgio SQUINZI (ex Presidente Confindustria e titolare della MAPEI), avendo aspettato tre anni, la commessa per una importante fornitura di “vinavil”, alla fine è andata al mio concorrente tedesco. Ancora, tre anni per una VIA di un impianto fotovoltaico in Toscana, mentre in Canton Ticino della vicina Svizzera bastano appena 60 giorni.
A tutto questo aggiungiamo il corto circuito della burocrazia e della corruzione;
3) Riduzione dei Senatori da 315 a 100: A ragione, ci siamo sempre lamentati dei costi della politica. Abolire 200 stipendi da 20mila euro cadauno implica un risparmio in termini economici. A questo si aggiunga l’abbassamento dello stipendio dei Consiglieri regionali alle indennità del Primo cittadino della città capoluogo della Regione di riferimento (per la sola Regione Puglia, calcolo alla mano per difetto, abbiamo 5 milioni di euro di risparmio per ogni anno);
4) Abolizione del CNEL: Anche abolire un ente inutile risponde ad una esigenza di risparmio di spesa.
Se la proposta riforma costituzionale passa come io spero, si ridurrà la burocrazia, accelerando le autorizzazioni e contrastando con maggiore efficacia la corruzione ma soprattutto, si faciliteranno i tempi per l’investimento delle imprese, italiane ed estere mettendoci al passo con la media europea. Questo, darà un impulso più forte all’occupazione di cui il nostro Paese ha tanto bisogno.
Se così è, mi chiedo: quali sono i problemi reali???
Buon voto a tutti!
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Non dico dell’incomprensibilità dell’articolo 70. Non voglio farne una questione di forma. Parlo della sostanza: il Senato potrà votare un’infinità di leggi complicando il bicameralismo che si dice di voler abrogare; insomma, caro Giorgio, aumenta la litigiosità costituzionale: lo stesso articolo 70 prevede una misura per risolvere le questioni di competenza, i nuovi “costituzionalisti” hanno avuto il sospetto – in un momento di lucidità – che l’articolo non semplifichi affatto le procedure.


IO VOTO SI———–NON E’ ESATTO DIRE CHE IL CONTENZIOSO AUMENTERA’, MA SUCCEDERA’ IL CONTRARIO GRAZIA ALLA CLAUSOLA DI SUPREMAZIA INTRODOTTA , POSTO IL NUOVO 5° COMMA DELL’ART.117 “Su proposta del Governo, la legge dello Stato può intervenire in materie o funzioni non riservate alla legislazione esclusiva quando lo richieda la tutela dell’unità giuridica o dell’unità economica della Repubblica o lo renda necessario la realizzazione di programmi o di riforme economico-sociali di interesse nazionale.”
Infine. Quante volte abbiamo parlato al liceo degli amministratori locali. Bene, gran parte di loro – corrotti, collusi, inquisiti – eviteranno l’arresto (capisci?) grazie all’immunità parlamentare concessa a sindaci e consiglieri regionali nominati senatori. Ti sembra giusto? I più impresentabili faranno di tutto per diventare senatori.


IO VOTO SI————— ABBIAMO FATTO L’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) CON A CAPO UN EX MAGISTRATO DELLA DIA DI NAPOLI, ABBIAMO FTTO UNA LEGGE ANTICORRUZIONE (dove si sta discutendo se e come introdurre, come in Ameria, la figura dell’agente provocatore al pari di quanto già esistente in materia di Criminalità organizzata), ABBIAMO FATTO IL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI PORTANDO DA 650 A POCO PIU’ DI DUECENTO ARTICOLI. INSOMMA E’ IN CORSO UNA SEMPLIFICAZIONE PER RIDURRE O PER MEGLIO CONTRASTRE FENOMENI DI CORRUZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.
POI RICORDIAMO ANCHE CHE OGGI ABBIAMO 315 SENATORI DA 20 MILA EURO CADAUNO AL MESE, MENTRE DOMANI CON LA RIFORMA VOTANDO SI, NE AVREMO SOLO POTENZIALI INDAGATI.
INOLTRE IN MATERIA DI RISPARMI AGGIUNGO CHE PORTARE I COMPENSI DEI CONSIGLIERI REGIONALI A QUELLO DEL PRIMO CITTADINO DELLA CITTA’ CAPOLUOGO DI RIFERIMENTO, PER NOI IN PUGLIA, A QUELLO DEL SINDACO DI BARI COMPORTA, PER LA SOLA NOSTRA REGIONE UN RISPARMIO ANNUO DI CINQUE MILIONI DI ERO (DIECI MILIARDI DEL VECCHIO CONIO)


Potrei continuare, ma problemi essenziali sono già emersi. Hai materia per riflettere. Dovete promuovere in ogni sede, con i tuoi amici, dibattiti sulla riforma. Dietro l’idea di cambiamento si nasconde l’inganno. Ricordi i sofisti? Facevano apparire vero il falso. Vendevano parole. Oggi chiamerebbero “Buona scuola”, un’istituzione che cade a pezzi; flessibilità, il diritto di licenziare; governabilità, l’elemosina di qualche bonus. Sulla riforma della Costituzione tuttavia è in atto l’inganno più grande: “Siete contro il cambiamento – dicono – per la conservazione e l’immobilità”. Quante volte ti ho detto che prima di cambiare direzione bisogna sapere dove si va? Ricordalo ai tuoi amici. Non ogni cambiamento va verso il meglio. I Padri Costituenti uscivano da una guerra e pensavano davvero al bene comune. Oggi, solo interessi particolari: “Questa riforma attua le indicazioni della più importante banca d’affari americana, la JP Morgan” (MicroMega). La politica al servizio dell’economia. Storia vecchia, dirai. Vero. Ma oggi si combina con nuove vergogne da smascherare. Una soprattutto – l’inganno supremo – la promessa di cambiare l’Italicum: “Un progetto di riforma sarà sottoposto alla direzione del Pd” e portato “in Parlamento con l’impegno del Premier per l’attuazione della nuova legge”.


IO VOTO SI ——————–OGNUNO PUO’ FARSI UNA IDEA!!!


Capisci, Giorgio, dovremmo credere (ancora) all’impegno del Premier. Non dimenticare Burke: “Quanto più grande il potere, tanto più grande l’abuso”. Fidarsi di Renzi? No, grazie, abbiamo avuto infinite prove di quanto sia maestro dell’inganno.
Un caro saluto.


IO VOTO SI——————-BUON VOTO A TUTTI!!!








 

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