Vorrei
installare un impianto di videosorveglianza a controllo interno ed esterno
della mia abitazione attraverso l’installazione di telecamere, che potrò
visionare anche da remoto su mie apparecchiature, quali tablet e smartphone.
Non
ho, almeno per il momento, intenzione di collegare l’impianto con un centro di
vigilanza, anche perché nella mia abitazione sono già dotato di impianto di
allarme antintrusione (anche questo non collegato ad alcun centro di vigilanza)
che mi avvisa sul cellulare in caso di intrusione.
Vorrei
avere conferma del fatto che l’intervento con tali caratteristiche, che
comporterà anche delle piccole opere murarie per il passaggio cavi e montaggio
delle telecamere, potrà comunque fruire della detrazione del 50 per cento quale
intervento atto ad impedire il compimento di atti illeciti di terzi.
L. F.– CASTELLUCCIO DEI SAURI
R I S P O S T A
La
risposta è affermativa, a prescindere dal fatto che l’impianto poi venga a
essere collegato con un centro di vigilanza. L’installazione dell’impianto di
videosorveglianza in un fabbricato abitativo rientra tra gli interventi cui si
applica la detrazione del 50% (ai sensi dell’articolo 16bis del Tuir 917/1986 e
articolo 1, comma 74, lettera c, della legge 208/2015; articolo 2, disegno di
legge di bilancio 2017; si veda anche la guida al 50% su www.agenziaentrate.it) in quanto opere
finalizzate ad impedire il compimento di atti illeciti da parte di terzi.
A
tal fine, i pagamenti delle fatture devono essere eseguiti con bonifico
bancario o postale. Ovviamente tale intervento in genere presuppone il
successivo collegamento con un centro di vigilanza, che però non si ritiene
necessario ai fini della detrazione, in quanto comunque si tratta di intervento
di manutenzione straordinaria e non ordinaria su edificio residenziale
(articolo 3, Dpr 380/2001).
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL 21 NOVEMBRE
2016