In
un piccolo condominio – di otto seconde case – collocato in montagna, si
sarebbe deciso all’unanimità, di staccarsi dalla caldaia a gasolio
(centralizzata). Siamo tutti in possesso di stufe a legna, oppure elettriche o
a gas.
D’inverno
il condominio, salvo qualche giorno sporadico, è disabitato, come pure in
primavera e autunno. Abbiamo un proprietario coordinatore che gestisce lo
stabile e il conto corrente, oltre a redigere il modello 770, ed effettua i
pagamenti vari, coadiuvato di volta in volta da altri condòmini in caso di
bisogno. Il condominio è dotato di codice fiscale.
A
nostro avviso, se non c’è caldaia in funzione, non c’è obbligo di adeguarsi con
le nuove disposizioni.
E’
così?
S. C.– PADOVA
R I S P O S T A
Se
tutti i condòmini hanno deciso di staccarsi dall’impianto centralizzato per
dotarsi di un impianto autonomo, non sarà più necessario installare le valvole
termostatiche e i relativi contabilizzatori, proprio in virtù del fatto che,
come afferma il lettore, è venuto meno l’impianto centralizzato.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL
23 GENNAIO 2017