In questi giorni, sarà per le annunciate Primarie del Partito democratico, sarà che ancora non si conosce la legge elettorale della prossima competizione politica, fatto sta\’ che si vede un fermento generale volto a posizionarsi nel quadro di future alleanze.
Con il personale auspicio di mantenere anche un residuo di maggioritario, onde evitare un ritorno ai partiti dello zero virgola della Prima Repubblica, vediamo quello che il panorama attuale ci sta offrendo.
LINGOTTO di Torino: Continua la tre giorni di dibattito, incontri e approfondimenti per quella che è la ricandidatura a Segretario del Partito democratico e futuro Premier da parte di Matteo RENZI.
Uno dei principali passaggi già emersi è la necessità del doppio incarico – Segreteria del PD e Premiership – e di cui si è già parlato.
Vedremo il prosieguo di questa sfida a tre – insieme al Governatore della Puglia Michele EMILIANO e all’attuale Ministro di Grazia e Giustizia Andrea ORLANO.
Vinca il migliore!
CAMPO PROGRESSISTA: E’ il nuovo movimento politico lanciato dall’ex Sindaco di Milano Giuliano PISAPIA che oggi ha raccolto a Roma tutti i vari cespugli in circolazione nel campo del centro sinistra.
L\’applauso più convinto dalla platea quando chiede “discontinuità di metodo e di merito” con gli ultimi anni. Critica il metodo “dell\’uomo solo” e le chiusure al dialogo con sindacati e corpi intermedi. Chiede che al Lingotto oltre all\’autocritica dimostrino di capire che serve “svoltare” politicamente. E pone la sua unica pregiudiziale: “Il giorno delle primarie il Pd ci dica se vuole un nuovo centrosinistra o appoggiarsi a Ncd e Verdini”. Per Pisapia bisogna rilanciare “lo spirito della coalizione” e del “primo Ulivo”, per questo approva l\’idea di Renzi di tornare al Mattarellum per battere “i populismi e la destra”
A titolo personale, osservo:
1. Qualcuno ricordi all’ex Sindaco di Milano che, negli ultimi trent’anni, è stata proprio la “discontinuità di metodo e di merito” del Governo RENZI che ha restituito un minimo di credibilità alla politica, uscendo da una palude stagnante. Forse, intende voler ritornare al tirare a campare di antica memoria;
2. Quanto alla critica dell’uomo solo al comando, più volte ripetuta nei mille giorni passati, qualcuno ricordi all’ex Sindaco di Milano che, ad una settimana dall’incarico a Palazzo Chigi, in diretta streaming, ha invitato il M5S a partecipare al processo riformatore: sappiamo com’è andata a finire! Nello stesso tempo, ha invitato l’alleato di Governo – al secolo l’ex cavaliere – laddove, attraverso il c.d. Patto del Nazareno lo ha coinvolto nella stesura della Legge elettorale (Italicum) e riforma Costituzionale, ricevendone i voti necessari per l’approvazione in Parlamento. Gli si ricordi pure che è stata la nomina di Sergio MATTARELLA a Presidente della Repubblica in luogo di altro candidato preferito dal centro destra a far rompere ogni accordo (penso a Giuliano AMATO) , ivi compresa la successiva opposizione al referendum popolare del 4 dicembre 2016.
Forse, invece che definirlo l’uomo solo al comando, si potrebbe chiamare l’uomo solo ad avere la determinazione e il coraggio di affrontare i problemi del Paese.
Morale: non si comprende di quale uomo solo si parla se ogni riforma è stato votato a maggioranza – come avviene in tutte le democrazie – e concordato con le forze alleate di Governo;
3. Gli si ricordi pure, all’ex Sindaco di Milano che tanto Ncd che Verdini, hanno fatto parte delle larghe intese necessarie per superare lo stallo e formare un Governo, considerato l’esito delle elezioni del febbraio 2013;
EX CAVALIERE: Anche oggi, Silvio BERLUSCONI ha riunito a Milano i resti di quelli che furono, cercando di galvanizzare il centro destra con i soliti slogan del meno tasse, meno Stato e più sicurezza.
I danni di tutto quello che non ha fatto in venti anni non gli sono bastati.
Ecco, oggi mi è sembrato di assistere all’applicazione del Regolamento della Real Marina di quello che fù il Regno delle due Sicilie: Facita ammuina!
