giovedì, Maggio 9, 2024
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LEGGE ELETTORALE: Navigazione a vista!

Ognuno ha diritto a dire
la sua e pertanto non poteva mancare, “serenamente
e pacatamente”,
dopo Walter VELTRONIma anche Romano PRODI, “ma anche”
quella di Giorgio NAPOLITANO, Senatore
a vita, già Presidente esimio della Repubblica, già Parlamentare in servizio permanente effettivo da lunga data.

Il nostro amato Giorgio,non poteva farci mancare una perla di saggezza anche per
i suoi settant’anni di vita parlamentare ai massimi livelli: critico sia sulla legge elettorale che
sulla eventualità di elezioni anticipate.

In passato
le leggi elettorali sono state sempre approvate a colpi di maggioranza, spesso
anche risicate o addirittura mettendo la “fiducia”: normalmente poi ci pensava
la Corte costituzionale a bocciarle.

Erano
altri tempi, altre emozioni!

Oggi la
vogliono i quattro maggiori partiti – PD, FI, LEGA e M5S – in pratica l’80% delle forze in Parlamento, ma
questo per il nostro ex Presidente è un
dettaglio, in democrazia ci vuole ben altro.

Il benaltrismo, facciamo quello ma anche
quell’altro o ancora quell’altro ancora lo conosciamo bene, un metodo di
lavoro, un espediente per sopravvivere, tirare a campare, i politici dell’ultimo
secolo ce lo hanno insegnato a lungo, salvo alla fine non fare niente, per
mancanza di numeri in Parlamento.

Il modello “tedesco”
non piace al nostro ex Presidente il quale aggiunge che i quattro leader di
partitoagiscono solo calcolando le
loro convenienze
.

Da settant’anni
facciamo un Governo all’anno, battendo il record mondiale di “ingovernabilità”.

Da qualche tempo
invece , soprattutto dopo la bocciatura del Referendum del 4 dicembre 2016 e dell’intervento
della Consulta che ha detto che il “ballottaggio”
è illegittimo, incostituzionale
, sembrano tutti rinsaviti e vanno a caccia
della “governabilità”.

La politica è un
compromesso, sulla base di un consenso che si cerca presentando un modus
operandi per affrontare i problemi, fare le riforme, semplificare la vita dei
cittadini e delle imprese, abbassando le tasse, migliorando i servizi ma
soprattutto mettendoci la faccia e assumendosi delle responsabilità.

Cari Signori del
benaltrismo ad oltranza”, la
politica è l’arte del possibile e ogni accordo per uscire da una palude è
benvenuto.

Il popolo del
SI, quello del 41% è in attesa di riprendere il “processo riformatore”
momentaneamente interrotto.

Prossima
fermata: 41%, AVANTI TUTTA!

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