“”Gli
uomini fanno le opere, ma le donne fanno gli uomini””
Non ho mai avuto il coraggio di leggere il suo romanzo fluviale Jean-Cristophe,
disteso in ben dieci volumi tra il 1904 e il 1912, ma la figura dello scrittore
francese Romain ROLLAND, morto nel 1944, mi ha sempre incuriosito.
Il suo genio eclettico lo faceva diventare ora scrittore, ora musicologo, ora
filosofo, ora critico letterario e artistico, ora politico e gli concedeva
anche l’alloro del Nobel nel 1915. Di quel monumentale romanzo, biografia di un
immaginario musicista renano – parigino, mi è stata segnalata questa bella
frase che dovrebbe smitizzare le classificazioni che privilegiano il genio
maschile.
Si, è vero, ci sono i capolavori letterari, artistici, musicali, architettonici
elaborati da uomini, ma quella meraviglia che è la creatura umana che è
plasmata e sboccia dal grembo di una madre.
Perciò è legittimo il canto dell’antico poeta ebreo, il Salmista: <<Sei tu, o
Dio, che mi hai intessuto grembo di mia madre. Ti rendo grazie perché mia hai
fatto un prodigio stupendo … >> (Salmo
139,13-14).
DAL SOLE 24 ORE DEL 05
MARZO 2017