Antiriciclaggio: Parla Bankit!
“È loro responsabilità assicurare, tra l’altro, che i componenti degli organi di amministrazione e controllo e l’alta dirigenza abbiano, in ogni momento, idonei requisiti per svolgere efficacemente i propri compiti. Gli intermediari sono altresì tenuti a dotarsi di un sistema organizzativo e di controllo adeguato al livello di rischio cui sono concretamente esposti: efficaci assetti organizzativi e di controllo costituiscono condizione essenziale per prevenire e mitigare i fattori di rischio aziendali, ivi compreso quello di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.”
Questo era uno dei passaggi conclusivi dell’intervento dell’Organo centrale di vigilanza rivolto agli intermediari nel febbraio del 2020 – https://www.giovannifalcone.it/antiriciclaggio-parla-bankit/
Oggi, alla luce dello scandalo della compravendita dei diamanti per il tramite di numerose banche, i numerosi scandali scaturiti dalle frodi fiscali sul super bonus 110% nell’edilizia, si può pensare che tale invito sia stato completamente disatteso?
O meglio, é opportuno chiedersi quali debbano essere gli accorgimenti da introdurre per migliorare questa collaborazione attiva da parte degli intermediari o professionisti?
E’ opportuno che ci siano delle banche che interrompano i rapporti con la clientela per dei sospetti spesso aleatori e fumosi 0, unilateralmente, revocano delle linee di credito in presenza di indagini giudiziarie?
Personalmente penso che sia sbagliato e anche l’Uif, negli ultimi due rapporti annuali 2020 e 2021 pare che abbia detto, per la prima volta, delle cose abbastanza imbarazzanti sull’operato degli intermediari finanziari.
Forse è giunto il momento di fare qualche riflessione, di aprire qualche tavolo di discussione per trovare la soluzione migliore per assicurare la migliore “collaborazione attiva” per il contrasto al malaffare!