Antiriciclaggio – UE: Procedura d’infrazione!
Lettere di costituzione in mora
Antiriciclaggio: la Commissione esorta la SPAGNA e l’ITALIA ad applicare correttamente la direttiva antiriciclaggio
La Commissione ha inviato in data odierna lettere di costituzione in mora a Spagna (INFR(2022)2151) e Italia (INFR(2022)2150) per la non corretta applicazione della direttiva antiriciclaggio (quarta direttiva antiriciclaggioCerca le traduzioni disponibili del link precedente, modificata dalla quinta direttiva antiriciclaggioCerca le traduzioni disponibili del link precedente). I 2 Stati membri avevano notificato il recepimento completo della direttiva. La Commissione ha tuttavia individuato diversi casi di non corretta applicazione della direttiva, che fanno riferimento al funzionamento di una dei sui elementi centrali: l’istituzione dei registri centrali dei titolari effettivi. Promuovere la trasparenza è fondamentale per contrastare l’abuso dei soggetti giuridici. Gli Stati membri devono garantire che le informazioni sui titolari reali di tali soggetti giuridici (i loro titolari effettivi) siano conservate in un registro centrale.
A tal fine, gli Stati membri possono utilizzare una banca dati centrale che raccolga le informazioni sulla titolarità effettiva, o il registro delle imprese, ovvero un altro registro centrale. La fiducia degli investitori e del grande pubblico nei mercati finanziari dipende in larga misura dall’esistenza di un preciso regime di comunicazione che offra trasparenza per quanto concerne la titolarità effettiva e le strutture di controllo delle società. Ciò vale in particolare per i sistemi di governo societario caratterizzati dalla concentrazione della proprietà, come quelli nell’Unione europea.
In assenza di una risposta soddisfacente da parte dei 2 Stati membri entro 2 mesi, la Commissione potrà decidere di proseguire la procedura di infrazione e di inviare un parere motivato.