Banche: L’appetito vien mangiando!

Non pagano interessi sui depositi della clientela, si fanno pagare ogni singola operazione o servizio e poi aumentano le spese per la tenuta conto.

E questo, badiamo bene, succede nel mentre gli extraprofitti bancari hanno raggiunto livelli stellari, raddoppiando i dividendi per gli azionisti così come preannunciato dagli stessi banchieri.

Insomma, i nostri bnchieri sono insaziabili, ingordi fino all’inverosimile.

Ovviamente, queste considerazioni prescindono dalla condotta criminale dei bilanci falsi, dai crediti baciati o allegri che le risultanze invesigative hanno portato alla luce.

Non se ne può più!

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In 5 anni i costi dei conti correnti sono aumentati del 31%

La spesa per la gestione di un conto corrente è cresciuta in 5 anni del 31%, a fronte di una inflazione, nello stesso periodo, del +11,6%.

Lo denuncia oggi il Codacons commentando l’indagine di Bankitalia dalla quale emerge che nel 2022 la spesa per il conto corrente è cresciuta in media di 9,3 euro su anno, raggiungendo l’importo di 104 euro.

Nel 2017, secondo i dati della stessa Bankitalia, la spesa di gestione di un conto si attestava a 79,4 euro: questo significa che in 5 anni i costi in capo ai correntisti sono saliti in media del +31%, con la spesa cresciuta in totale di +24,6 euro.

Le spese fisse passano dai 52,8 euro del 2017 ai 72,8 euro del 2022, con un incremento del +37,9%, mentre quelle variabili salgono da una media di 26,6 euro di cinque anni fa a 31 euro (+16,5%).

Un incremento delle tariffe -sottolinea l’associazione- ben superiore al tasso di inflazione registrato nel medesimo periodo, e che si ferma al +11,6%.