venerdì, Maggio 17, 2024
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Rapporto continuativo: Basta il codice fiscale!

Rapporto continuativo: Basta il codice fiscale!

Il tema di cui voglio parlare oggi riguarda la inibizione ad operare a quella clientela – persona fisica o giuridica – in presenza di un documento di riconoscimento scaduto di validità.

Sto parlando di clientela, regolarmente titolare di un “rapporto continuativo” (conto corrente) sul quale, pur pagando le tasse e quant’altro occorre per tenerlo in vita, arriva il momento che serve (pensiamo alla esecuzione di un bonifico urgente con addebito sul conto). Pertanto, in tale occasione mi presento allo sportello della mia banca per dare corso al bonifico di duecento euro a beneficio del Comune e mi si dice che l‘operazione è inibita perchè ho la “Carta d’identità scaduta” da qualche mese e di cui ovviamente, manco me ne ero accorto.

La banca sa tutto di me, avendo assicurato la corretta e completa compilazione del Questionario Aml all’atto dell’accensione del rapporto (Adeguata verifica con Carta d’identità in corso di validità così come recita la normativa): la qualità di pensionato e il lavoro svolto in età lavorativa, codice fiscale, sposato o divorziato, luogo di residenza e stato patrimoniale etc. In sostanza, con l’apertura del conto corrente sono stato compiutamente  censito ed identificato dalla stessa banca.

Non sono uno sconosciuto essendo censito ed anagrafato dalla stessa banca e pur tuttavia, mi viene impedito di fare un bonifico con addebito in conto, presso la citata banca.

Surreale che solo nelle banche italiane può capitare!

Insomma, per fare un esempio pratico, io pensionato – con una sola fonte di reddito che mi assicura la sopravvivenza – nella veste di titolare di un “rapporto continuativo” da alcuni decenni, non posso dare corso ad un bonifico con addebito sul mio conto perchè ho la carta d’identità scaduta e rischio addirittura, in molti casi, il blocco blocco dell’operatività dello stesso conto (utilizzo bancomat, pagamenti con carta etc.).

Una tragedia a cielo aperto!

Soggetto obbligato

Quando si presenta un cliente, già titolare di un rapporto continuativo come può essere un conto corrente, un deposito a risparmio un conto titoli, l’unica cosa che vi dovete preoccupare nella veste di intermediari finanziari è evitare il rischio che ci possa essere un cambio o un furto d’identità.

Insomma, dovete evitare di essere ingannati con una “sostituzione di persona”.

Cosa dovete fare per evitare questo?

Non vi serve il documento di riconoscimento in quanto trattasi di persona già censita e anagrafata, essendo titolare di un rapporto continuativo.

E quindi, cosa bisogna fare e come ci si deve comportare allo sportello?

Bisogna chiedere e verificare il “Codice fiscale”, essendo l’unico modo per agire nell’interesse del cliente  e della  stessa banca.

Ecco, se riuscite a fare questo, significa che state ponendo in essere senza tema di smentita, la migliore “collaborazione attiva” possibile, assolutamente scevra da sanzioni perchè in grado di affrontare qualunque controllo.

Oggi, c’è qualcuno dei soloni e dei tanti esperti in circolazione che ha notato questo abominio?

Buon lavoro!

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