giovedì, Maggio 2, 2024
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ABUSO D’UFFICIO PER IL SINDACO: Regalo in vista delle elezioni amministrative

Sorpresa: a tre giorni dal voto in paese i terreni degli amici del sindaco diventano improvvisamente agricoli da aree fabbricabili che erano. Scatta l’abuso d’ufficio per il primo cittadino e gli assessori e pure per due funzionari comunali che non si oppongono all’invasione di campo degli amministratori, mentre sono assolti i beneficiari dell’indebito vantaggio economico, esponenti di famiglie in vista che alle precedenti consultazioni avevano “dato una mano” al primo cittadino in carica. Alla vigilia delle elezioni amministrative che porteranno milioni di italiani alle urne domenica e lunedì risulta molto attuale la decisione del tribunale collegiale di Matera che affronta lo scandalo scoppiato in un piccolo centro lucano.Amici degli amiciIl provvedimento della Giunta in scadenza insospettisce più di un paesano. Ha un bel dire il sindaco, che restituisce al mittente ogni accusa ricordando che la sua lista era stata esclusa dall’imminente consultazione a causa di un vizio formale: «Eravamo già fuori gioco», dichiara il primo cittadino, tentando di alleggerire la sua posizione. Ma il fatto che l’amministrazione uscente non sia riuscita a scendere in campo per la competizione, spiegano i giudici, non significa che il sindaco e gli assessori fossero indifferenti al risultato del voto. Anzi: gli amministratori cercano il consenso dei concittadini, tentando di “boicottare” gli avversari rimasti in gara per la conquista del Comune. E per farlo, in quanto politici, invadono un terreno riservato ai tecnici dell’ente, che tuttavia sono loro complici anche se riportano condanne più lievi. La delibera adottata dall’amministrazione costituisce una vera e propria intrusione nella sfera delle prerogative che caratterizzano l’attività dei funzionari comunali e ha l’unico effetto di procurare un illecito vantaggio patrimoniale ai proprietari dei terreni “declassificati”: gli amici del sindaco avrebbero risparmiato sull’Ici, pagando per terreni agricoli e non per aree fabbricabili. Onere della provaResta da capire perché siano assolti i beneficiari del provvedimento illecito, notabili piuttosto influenti in paese tanto da essere ritenuti “grandi elettori” del sindaco protagonista della spericolata manovra in extremis. Il fatto è che all’ingiusto vantaggio riportato dai destinatari dell’atto illecito del pubblico ufficiale non corrisponde affatto automaticamente la configurabilità del reato, che risulta integrato soltanto quando è provata la collusione con il responsabile della condotta illecita: nella specie, insomma, serviva la prova che i beneficiari avessero esercitato pressioni su sindaco e assessori per spingerli a “detassare” i terreni, cosa che invece non è dimostrata.

 

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