Contratto di fornitura “Huawei- Fastweb”: Golden power all’italiana!
Il Consiglio dei ministri, esercitando i poteri introdotti nella recente legislazione approvata dal Parlamento per proteggere gli asset strategici nazionali, ha posto un primo stop al rapporto di affari fra la Fastweb e l’azienda cinese Huawei.
Si tratta beninteso di una richiesta di informazioni e rassicurazioni circa le concrete finalità dell’accordo commerciale, a cui andranno aggiunti qualche adempimento ulteriore per la tranquillità di tutti, soprattutto dei consolidati rapporti con l’alleato a “Stelle & strisce”.
“Lo si può definire un “veto” temporaneo, la prima pronuncia così netta che si registra nel settore delle telecomunicazioni da quando esistono gli obblighi di notifica previsti dal golden power – ha scritto il Sole 24 Ore – L’idea del governo è spingere sempre di più a definire contratti per tecnologie 5G, a maggior ragione per la parte core dell’infrastruttura, che siano perfettamente allineati alle linee guida europee (il cosiddetto toolbox) e, scendendo in aspetti tecnici, avere garanzie sempre più elevate sui codici sorgente degli operatori cinesi ai fini di una maggiore livello di cybersecurity”.
Si tratta di un intervento certamente doveroso, vista la delicatezza del tema delle telecomunicazioni che, per quanto inedito, sembra voler invertire la rotta dalla “Via della seta” sottoscritto con le autorità cinesi nel 2019, anche alla luce della recente visita in Italia del Ministro degli esteri americano Michael Richard Pompeo, detto Mike (Orange, 30 dicembre 1963), Segretario di Stato degli Stati Uniti dal 26 aprile 2018, sotto la presidenza Trump.
Un passo avanti e due indietro nel segno dell’incertezza, pare!
Staremo a vedere!