Sono condomino e amministratore da 17
anni di un condominio di 42 unità immobiliari; l\’amministrazione è stata
condotta sempre a carattere familiare; l\’assemblea, a giorni, in occasione
della presentazione del consuntivo 2012 e preventivo 2013, può confermarmi per
un altro anno (1° gennaio – 31 dicembre 2013) per evitarci altri problemi in
questo periodo in cui stiamo affrontando lavori di manutenzione straordinaria
di notevole impegno economico sull\’edificio condominiale? All\’attuazione delle
nuove norme si legge si procederà dal prossimo anno con la nomina del nuovo
amministratore o si potrà procedere, come fino a oggi, con un amministratore
nominato tra i condomini senza obbligo di applicazione delle nuove norme?
R.M. – BRINDISI
R I S P O S T A
Dal 18
giugno 2013, in vigore della Riforma del condominio, il condomino può svolgere
l\’incarico di amministratore di condominio qualora in possesso dei seguenti
requisiti:
a. Godimento dei diritti civili;
b. assenza di condanna per delitti
contro la pubblica amministrazione, l\’amministrazione della giustizia, la fede
pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo per il quale la
legge commina la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e,
nel massimo, a cinque anni;
c. non essere stato sottoposto a misure
di prevenzione divenute definitive, salvo che non sia intervenuta la
riabilitazione;
d. non essere interdetto o inabilitato;
e. il suo nome non risulti annotato nell\’elenco
dei protesti cambiari.
A differenza dell\’amministratore professionista, il requisito
del diploma di scuola secondaria di secondo grado, la frequentazione di un
corso di formazione iniziale e lo svolgimento di attività di formazione
periodica in materia di amministrazione condominiale, non sono necessari
qualora l\’amministratore sia nominato tra i condomini dello stabile.
DAL SOLE 24 ORE DEL 15 APRILE 2013
