giovedì, Maggio 16, 2024
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APPALTI PUBBLICI: L’imprenditore deve avere un conto “dedicato”

Una impresa edile deve pagare un suo sub-appaltatore, il quale chiede che il bonifico venga eseguito sul conto del coniuge, in quanto egli non titolare di un conto corrente.

La società esegue il bonifico, indicando nella causale:”Pagamento eseguito a favore di … a saldo della fattura nr. Xxx”.

E’ corretta questa procedura?

A.F.SANT’ANGELO DI RIZZOLA

R I S P O S T A

La risposta è negativa. Infatti, un imprenditore, in quanto tale, deve avere una partita
IVA e, quindi, anche un conto dedicato per i rapporti con le altre aziende e per la propria gestione aziendale, in virtù delle norme sull’antiriciclaggio.

In particolare la legge 136/2010, contenente norme antiriciclaggio per le aziende
che lavorano nella filiera degli appalti pubblici, stabilisce che tutte le transazioni finanziarie inerenti alla commessa e/o al finanziamento debbono transitare per un conto corrente dedicato e devono riportare, nella descrizione dell’operazione, il Cup (Codice unico di progetto) e il Cig (Codice identificativo della gara).

In sostanza gli imprenditori, per la gestione dei movimenti finanziari relativi alle
commesse pubbliche, devono attivare uno o più conti correnti bancari o postali,
presso banche o presso la società Poste italiane Spa, dedicati a tale funzione,
anche non in via esclusiva, nel sensio che possono esservi effettuati movimenti
finanziari anche estranee alle commesse pubbliche.

Gli appaltatori – eventualmente affidatari di altri contratti – possono, quindi,
scegliere se riportare il complesso delle transazioni derivanti dal rapporto
con il soggetto che corrisponde la componente economica rapportata ad una
prestazione pubblica:

  1. A un unico conto corrente, potendo considerare che i versamenti conterranno i citati elementi distintivi dettagliati;

  2. A più conti correnti, volendo eventualmente ottimizzare la gestione delle risorse, in rapporto al singolo appalto, soprattutto a fronte di quanto previsto dai commi 2 (pagamenti destinati a dipendenti, consulenti e fornitori di beni e servizi rientranti tra le spese generali) e 3 (pagamenti in favore di enti previdenziali, assicurativi e istituzionali, nonché quelli in favore di gestori e fornitori di pubblici servizi, o quelli riguardanti tributi) dell’articolo 3 della legge citata.

DAL SOLE 24 ORE DEL 2 DICEMBRE 2013

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