I versamenti in banca dell’imprenditore accusato di dichiarazione infedele, sono una prova sufficiente per calcolare la soglia minima di punibilità (100mila euro) richiesta dalle norme ai fini della condanna. Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 16312 del 17 aprile 2009, ha confermato la condanna a un anno e due mesi...
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EVASIONE FISCALE E VERSAMENTI IN NERO I movimenti bancari inchiodano l’imprenditore accusato di dichiarazione infedele
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