La Cassazione blocca il boicottaggio dei consulenti del lavoro contro i software per l’elaborazione e la stampa delle paghe ma di fatto non entra nel merito e quindi non si pronuncia sulla legittimità o meno di questi prodotti.
In altri termini violano le norme antitrust le iniziative delle associazioni che hanno lo scopo di discriminare i prodotti e i servizi di un’azienda che ha messo sul mercato un prodotto, in questo caso un software, che offre funzioni
che “l’associazione stessa considera in concorrenza con quelle offerte dai propri associati”.
Con la sentenza n. 3640 del 13 febbraio la Suprema corte ha scritto la parola fine al braccio di ferro fra l’associazione nazionale dei consulenti del lavoro e la Inaz Paghe, società che aveva messo in commercio un software in grado di
fare il calcolo degli stipendi e che si era vista disdire, dopo una missiva del presidente dell’associazione, gli altri contratti in essere con i consulenti.
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