Impedire alla moglie di realizzarsi professionalmente può essere causa di addebito della separazione. Allo stesso tempo il coniuge insoddisfatto non può allontanarsi da casa, lasciando solo una lettera in cui dice di voler iniziare una nuova vita: rischia una condanna per abbandono del tetto coniugale.
Sono questi i principi affermati dalla Corte di cassazione con due sentenze, la n. 8124 depositata dalla prima sezione civile il 3 aprile scorso e la 14981 depositata dalla sesta sezione penale pochi giorni più tardi.
Due decisioni che chiariscono quali sono i confini dell’insoddisfazione che giustifica la separazione e poi l’abbandono della casa, per intraprendere una nuova vita
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