Premesso che “La donna è la più bella invenzione della natura”, questo sonetto vuole essere un inno alla sua insostituibile sensibilità, accompagnata da un sentimento di profonda riconoscenza che ogni uomo ha, e/o dovrebbe avere, per la sua compagna che, di comune accordo, decidono di fare un percorso di vita insieme.
“A mia moglie”
Di mia moglie oggi è la festa
che girar mi fà la testa
anche a volte pur qualcosa
su cui il sole non si posa
A lei và questo sonetto
con l’amore e quell’affetto
grandi adesso come allora
che del sì risuonò l’ora
Per chi ancora l’emozione
di quei baci con desìo
sa donarmi con passione
Altri cento chiedo a Dio
sol ponendo condizione
che alle feste stia pur io!