Può essere licenziato il lavoratore che timbra il cartellino al posto del collega.
Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 24796 del 7 dicembre 2010, ha respinto il ricorso di un operaio di Campobasso che aveva timbrato al posto di una collega ancora nel parcheggio.
Lui aveva impugnato la misura di fronte al Tribunale che gli aveva dato ragione. Poi le cose erano andate diversamente in secondo grado. La Corte d’Appello aveva infatti accolto il gravame dell’impresa sostenendo che un comportamento di questo tipo fa venir meno il rapporto fiduciario fra impresa e dipendente. La decisione è stata ora definitivamente confermata in Cassazione. La sezione lavoro ha infatti ribadito che questo tipo di condotta “è idonea a ledere irrimediabilmente il vincolo fiduciario caratterizzante il rapporto fra le parti, evidenziando il deliberato e volontario tentativo di trarre in inganno la datrice di lavoro”.
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