No all’election day: le elezioni amministrative e il referendum si terranno in giorni diversi, come stabilito dal ministero dell’Intenro. La seconda sezione bis del Tar del Lazio, presieduta da Eduardo Pugliese, con un’ordinanza del primo aprile 2011 respinge le richieste di Codacons e “Comitato promotore dei referendum ambientali e per il diritto ad esprimersi nelle consultazioni referendarie di giugno 2011” che chiedevano di svolgere le due consultazioni in uno stesso giorno per ridurre i costi. La decisione del Tar lascia la situazione invariata: le amministrative si terranno il 15 e 16 maggio, i referendum il 12 e 13 giugno.
Si replica il 7 aprile
Non finisce qui. La vicenda del mancato accorpamento delle due consultazioni elettorali si riproporrà al Tar del Lazio il 7 aprile: per giovedì prossimo, infatti, sono stati iscritti al ruolo di udienza della II sezione bis altri due ricorsi proposti rispettivamente dal “Comitato promotore per il si ai referendum per l’acqua pubblica” e dall’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Entrambi contestano la mancata indicazione di un “election day” per le due consultazioni. E ci sarebbero anche motivi di ricorso differenti da quelli posti a base del ricorso proposto dal Codacons e dal suo ‘‘Comitato promotore dei referendum ambientali e per il diritto ad esprimersi nelle consultazioni referendarie di giugno 2011’, sul quale il Tar si è espresso nel senso del non accoglimento della richiesta di sospensione degli atti di fissazione delle amministrative e della consultazione referendaria ai fini di un accorpamento delle date di svolgimento. Il Codacons annuncia ricorso al Consiglio di Stato.