Sono un dipendente della Polizia di Stato (Contributi Inpdap). Attualmente sto versando a rate, con trattenuta sullo stipendio, il riscatto ai fini pensionistici della laurea (mancano ancora 4 mesi).
Questo mese dovrebbero partire anche le trattenute per una domanda di riscatto della buonuscita (Tfs) da me presentata l’anno scorso (periodo riscattato fino al 31 dicembre 2010). Di cui ho avuto risposta positiva un paio di mesi fa.
Inoltre, in passato avevo ricongiunto alcuni periodi di lavoro fatti prima di entrare in Polizia e che avevano competenza Inps oltre ad avere già riscattato alcuni periodi di Tfs.
Poiché da gennaio 2012 l’Inpdap passa sotto l’INPS, che cosa succede di queste somme riscattate e ricongiunte) rimane tutto uguale a prima?
RISPOSTA
Ritengo che la soppressione dell’Inpdap e l’attribuzione delle relative funzioni all’INPS, che succede in tutti i rapporti attivi e passivi, prevista dall’articolo 21 della legge 214/2011, riguardi esclusivamente l’organizzazione dell’Ente.
Pertanto, sono del parere che le normative pensionistiche rimangano separate, con distinzione dei rispettivi contributi previdenziali.
Dal 1° gennaio 2011, per i dipendenti pubblici in servizio al 31 dicembre 2000, si modifica solo il sistema di calcolo del Trattamento di fine servizio. Infatti, per le anzianità contributive maturate dal 2011, il calcolo sarà effettuato in base alle regole del Tfr, ma la liquidazione rimane disciplinata dalla normativa Tfs.
Quindi, il lettore potrà continuare a pagare il riscatto attualmente in corso, che permetterà di aumentare l’anzianità contributiva utile ai fini della liquidazione del Tfs.
DAL SOLE 24 ORE DEL 12 MARZO 2012