lunedì, Aprile 29, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Scottati dai certificati FINECO

 

 

Sottopongo
a “PLUS24” un caso che riguarda me e mia moglie, allora correntisti di Fineco
Bank di Catania succeduta a Banca Manager, presso cui avevamo il c/c in quanto
sono stato dirigente di una multinazionale americana con sede a Catania. Il
caso si articola come segue:

·Nel novembre del
2007, su pressante richiesta del promotore Fineco Bank, abbiamo acquistato
n.200 Express certificates su S&P/Mib (Isin
DE000HV559M6UCHSP-MIXPA37712K11) per complessivi 20 mila euro e ci era stata
assicurata la negoziazione nella Borsa italiana entro dicembre.

·Il termine di
dicembre però veniva superato, per cui ho chiesto spiegazioni più volte
ottenendo come unica risposta che “il certificato Express al momento non è
negoziato sul mercato Sedex in quanto non ancora ammesso a negoziazione da
parte della Borsa italiana”.

·Tutto ciò fino
al 21 marzo 2008 quando una e-mail di Fineco Bank ci comunicava che “Borsa
italiana ha disposto a decorrere dal 25 marzo 2008 l\’inizio delle negoziazioni
di Express certificates su S&P/Mib emessi da Bayrische Hypo – und Vereinnsbank
(Hvb): Isin DE000HV559M6; mercato di quotazione: Borsa/comparto Sedex:sigla
alfabetica di negoziazione UI3013”.

·Il successivo 22
marzo 2008 Fineco Bank inviava una e-mail con la quale comunicava: “Gentile
cliente in base a quanto disposto dall\’articolo 28 comma 3, del Regolamento
CONSOB n.11522/1998 (modificato dalla delibera n. 12409 dell\’1 marzo 2000), le
comunichiamo che il valore dei mezzi destinati all\’operatività in warrant e
covered warrant (valore di riferimento) alla data del 22 marzo 2008 è pari a 20
mila euro. Le comunichiamo inoltre che il risultato maturato nella sua
posizione complessiva in warrant e covered warrant è pari a zero euro”.

·I CERTIFICATI
SONO SCADUTI NEL NOVEMBRE DEL 2011 E A Intesa Sanpaolo di Catania, alla quale
avevo girato la nostra posizione, perveniva da Fineco Bank un accredito di
7.424 euro senza alcuna spiegazione. Su mia richiesta la stessa mi dava delle
indicazioni il 13 dicembre 2011 e dopo, avendo ulteriormente richiesto alla
Fineco Bank i “valori di partenza e data dell\’indice Ftse/Mib per il calcolo
dello strike e valore dello Ftse/Mib finale” ottenevo la seguente definitiva
risposta dal servizio clienti di UniCredit (numero verde 800011122): “”In
merito alla sua richiesta la informiamo che per quanto attiene alla
sostituzione dell\’indice sottostante, da S&P/Mib a Ftse/Mib, si evidenzia
che questa rettifica non ha avuto un impatto su strike e barriera (si veda
comunicazione presente su sito
http://www.investimenti.unicredi.itdell\’1 giugno 2009 alla pagina: http://investimenti.unicredit.it/tlab2/it=

IT/quotazioni/warrant/info/rettifiche.jsp?idNode371).

Essendosi verificato l\’evento barriera, il valore
del rimborso del certificato, a scadenza, è stato totalmente legato al valore
dell\’indice sottostante alla data di valutazione (prezzo di apertura del
Ftse/Mib del 25 novembre 2011, pari a 13.922,85 punti indice. Le comunichiamo
in ogni modo gli indici da lei richiesti: Prezzo di emissione: 100 euro per
certificate; stike: 37.506 (prezzo di apertura dell\’S&P/Mib il 27 novembre
2007); barriera: toccata il 7 ottobre 2008”.

·Per completezza
riferisco parte della lettera del 5 maggio 2010 di Fineco Bank a una
associazione di consumatori (a cui mia moglie, socia, si era rivolta) che, a
parte certe affermazioni relative a noi sottoscrittori ampiamente contestate
tramite il suddetto ente, indica il valore di 77,70 alla chiusura del 25 marzo
2008, martedì giornata di inizio delle quotazioni, mentre sino almeno al 22 marzo,
sabato, era di 100.

La situazione è rimasta ferma a questo punto a causa
soprattutto di eventi familiari e di salute che ci hanno impedito di dedicare
alla questione la giusta attenzione quanto meno per sapere con esattezza e da
fonte della massima attendibilità se l\’operato della banca è corretto in ogni
sua parte e sotto ogni aspetto e conseguenza. Il tutto con particolare
riferimento al notevole deprezzamento del titolo, oltre il 22%, nel corso della
sola prima giornata di negoziazione borsistica del 25 marzo 2008 e alla “sostituzione
dell\’indice sottostante da S&P/Mib a Ftse/Mib”. Quali rimedi si possono
eventualmente adottare? Ma adesso, essendo venute meno le predette cause
impeditive, chiedo a “PLUS”$ di aiutarci.

(F/to Salvatore Aldisio e Adriana Siracusa – Tremestieri Eteno CT)

RISPONDE FINECO BANK

In riferimento
al problema evidenziato dai signori Salvatore Aldisio e Adriana Siracusa,
desideriamo spiegare in maniera puntuale come si sono svolti i fatti. I signori
Aldisio e Siracusa hanno aderito il 15 novembre 2007 al collocamento dei
certificati Hvb Express certificate tramite il sito Internet
www.fineco.it. Il 7 ottobre 2008, il
certificato ha raggiunto l\’evento barriera (24512,80 S&P/Mib) ovvero è
venuta a mancare la protezione prevista in caso di modesta discesa dell\’indice
sottostante. Questo ha determinato che alla scadenza (25 novembre 2011) venisse
applicato il metodo di calcolo del valore di rimborso come da prospetto
informativo dei certificati. Infatti, quando il valore del sottostante dell\’Express
certificates (in un giorno compreso tra la data di emissione e la data di
scadenza del prodotto), risulta pari o inferiore al livello prestabilito della
barriera, il rimborso alla scadenza del certificato viene fissato in base all\’applicazione
del calcolo del valore di rimborso, come previsto dal prospetto del prodotto.
Conseguentemente, non avendo riscontrato anomalie in quanto accaduto, non
riteniamo di poter accogliere la richiesta dei clienti.

DA PLUS 24 DEL SOLE 24 ORE DEL 7 APRILE 2012

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