Due anni fa ho aperto un conto corrente presso un\’Agenzia di Milano della Bpm (Banca Popolare di Milano) concordando un canone mensile a costo zero. Tuttavia, l\’ultimo estratto conto riporta l\’addebito di una somma (sia pure di modesta entità) con causale “canone mensile”.
Di questa variazione degli accordi presi non ero mai stato preventivamente informato, neppure a voce e soprattutto neppure con l\’ultimo “documento di sintesi del conto corrente” che periodicamente ricevo assieme alle “principali condizioni economiche” e le modifiche con relativa decorrenza proposte per l\’eventuale accettazione; infatti, in questo “documento di sintesi” il canone mensile è ancora indicato a costo zero. Il dirigente dell\’agenzia, persona correttissima e degna di fede, mi ha assicurato che la suddetta variazione era stata iniziativa della sede.
Adesso, al di là dell\’evidente e grave scorrettezza comportamentale, la mia domanda è: l\’attuale normativa consente a una banca di applicare addebiti di questo tipo senza informarne preventivamente il cliente?
Rinaldo Pellegrini – (Milano)
Risponde Banca Popolare di Milano
Bpm ha rilevato che il signor Rinaldo Pellegrini ha beneficiato di una particolare promozione che lo esentava dal pagamento delle spese di gestione entro un limite predefinito di tempo, come comunicatogli verbalmente dal personale di filiale. Il problema si è verificato perché, al momento della sottoscrizione del contratto da parte del cliente, doveva essere predisposta dalla banca una lettera informativa con l\’indicazione anche della data di scadenza della promozione. A causa di un errore tecnico, tale lettera non è stata mai consegnata al signor Rinaldo Pellegrini cui, al termine dell\’offerta, sono state quindi automaticamente addebitate le spese previste: Rammaricata per il disguido, Banca Popolare di Milano ha provveduto nei giorni scorsi a stornare la cifra addebitata e a informare il cliente.
DA “PLUS24” DEL SOLE 324 ORE DEL 7 LUGLIO 2012