lunedì, Aprile 29, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Il Banco di Napoli non protesta sei cambiali andate insolute

 

Rappresento un\’azienda
manifatturiera operativa e scrivo per lamentare la mancanza di comunicazione
dei protesti di cambiali da parte del Banco di Napoli (filiale 02168 di
Padova).

Infatti, ben sei
effetti cambiari presentati per l\’incasso (per un totale complessivo di 13.750
euro con scadenza da maggio ad agosto 2012) sono risultati tutti insoluti.
Niente di strano per l\’insolvenza, visti i tempi che corrono. Il problema è che
l\’istituto di credito non ha protestato gli effetti: ha lasciato passare il
tempo utile per farlo e non ci ha dato tempestiva comunicazione.

Alle mie rimostranze
prontamente inoltrate con raccomandata alla sede del Banco di Napoli a Torino
(chiedendo risarcimento per il danno subito dalla nostra azienda) abbiamo
ricevuto risposta che attribuisce la causa a “eventi di natura straordinaria
indipendenti dalla loro volontà” e veniamo contemporaneamente informati che “anche
in assenza di levata di protesto, il beneficiario può procedere esecutivamente
contro l\’emittente di pagherò cambiario non onorato”. Ma intanto dobbiamo
attivarci con una più lunga e incerta procedura, sopportando i tempi a disposizione
del debitore, essendo improponibile affidare la pratica a un legale considerati
i costi che essa comporta e nell\’incertezza di recuperare qualcosa, se nel
frattempo non interviene il fallimento.

Le imprese, in questa
disastrosa congiuntura, devono guardarsi anche dalle inadempienze delle banche.

Annalisa Rosina (Masserà di Padova, PD)

RISPONDE
BANCO DI NAPOLI (INTESA SANPAOLO)

In merito
alla segnalazione della signora Annalisa Rosina, evidenziamo che il mancato
protesto è stato determinato da un disguido a causa del quale alcune cambiali
sono pervenute in ritardo alla filiale domiciliataria. Venendo a quanto lamentato,
oltre a ricordare in via generale che – come riconosciuto anche dalla signora
Rosina – il mancato protesto non priva il creditore dell\’azione cambiaria
diretta nei confronti dell\’emittente osserviamo che, anche qualora i titoli
fossero stati protestati, in caso di mancato pagamento spontaneo da parte degli
obbligati di regresso il creditore avrebbe comunque dovuto procedere per le vie
giudiziali al fine di ottenere il pagamento, con il conseguente insorgere di
spese legali.

D\’altra
parte, secondo quanto riferito dalla signora Rosina nella corrispondenza
intercorsa con la nostra banca, il girante dei titoli si è dichiarato disposto
al pagamento del debito, sia pure in modo rateale.

Ci rendiamo
comunque conto del disagio e per questo porgiamo le nostre più vive scuse. Al
riguardo precisiamo che a breve prenderemo contatti con la società
rappresentata dalla signora Rosina per valutare una composizione amichevole che
tenga conto degli eventuali danni in concreto subiti.

DA “PLUS24” DEL SOLE 24 ORE DEL 22
GIUGNO 2013

 

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