lunedì, Aprile 29, 2024
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SUCCEDE IN ITALIA: Clienti in fila per vendere le Veneto Banca

DEVONO
RISTRUTTURARE CASA E VSERVE DELLA LIQUIDITA’

Ho letto la lettera
pubblicata su “Plus24” dell’8 febbraio scorso (https://www.giovannifalcone.it/4050/succede_in_italia_servono_quattro_mesi_di_attesa_per_vendere_azioni_veneto_banca.html)
relativa alla vendita di azioni Veneto Banca. La situazione dei miei due figli
è la stessa: dovendo uno acquistare casa e l’altra ristrutturarla (usufruendo
degli sgravi fiscali), in data 16 settembre 2013 hanno richiesto la vendita
delle loro azioni Veneto Banca tramiteil Private Banking che segue la posizione della nostra famiglia.

Allora ci è stato
assicurato, verbalmente, il pagamento per novembre 2013. Abbiamo effettuato
solleciti, richieste di certezza del pagamento, ma non abbiamo ricevuto
risposte fino a metà gennaio 2014, quando un responsabile del Private Banking
mi ha riferito, telefonicamente, che se ne parlerà, se tutto va bene, dopo l’approvazione
del bilancio 2013, prevista per la fine del prossimo mese di aprile. Quindi non
quattro ma otto e forse più mesi prima di vendere le azioni!

l. Magrin (Via e-mail)

IN
ATTESA DA MAGGIO 2013 LA VENDITA DI 3MILA AZIONI

A maggio 2013 abbiamo
messo in vendita 3mila azioni Veneto Banca. Dopo numerosi reclami all’ufficio
di Montebelluna stiamo ancora aspettando. Abbiamo fatto numerose telefonate a
cui nessuno ha dato il minimo ascolto. Abbiamo scritto un primo reclamo il 21
ottobre 2013 e un secondo reclamo il 10 gennaio 2014 a cui Veneto Banca
gentilmente ha risposto solo il 15 gennaio 2014 (dicendo praticamente no alla
nostra istanza). Avevamo bisogno di monetizzare la partecipazione per alcuni
progetti importanti e stiamo ancora aspettando.

Mauro e Romano Morosin (via e-mail)

GROSSI
DUBBI SULLE MODALITA’ DI VENDITA

In merito alla lettera
pubblicata da Plus24, sabato 8 febbraio ( https://www.giovannifalcone.it/4050/succede_in_italia_servono_quattro_mesi_di_attesa_per_vendere_azioni_veneto_banca.html), faccio presente che l’ordine di vendita delle azioni Veneto Banca del
sottoscritto del 10 maggio 2013 (trasmesso alla banca depositaria dei titoli in
data 15 maggio) è risultato inevaso come da comunicazione dell’ufficio soci di
Veneto Banca di cui alla lettera sopra menzionato si evince che le richieste di
vendita vengono sottoposte al consiglio di amministrazione della banca non in
ordine cronologico di presentazione, ma bensì in base a conoscenze e pressioni
varie, con palese violazione dei diritti dei soci. La fiducia a suo tempo
riposta in Veneto Banca oggi è inesistente.

Angelo Isana (Schio,
VI)

A
PADRE E FIGLIO PROPOSTO UN FIDO

Ho letto la vostra
lettera “Servono quattro mesi per vendere le azioni Veneto Banca”. Magari
fossero solamente quattro i mesi di attesa. Io e mio figlio stiamo aspettando
da ben nove mesi. Ovviamente ho mandato un reclamo, di cui le allego la risposta “prestampata”
della banca, e ho ripetutamente telefonato sia in filiale sia in area. Di volta
in volta mi hanno risposto dicendo che c’era un errore di vendita da parte
della mia banca; che non c’erano in programma riunioni del consiglio di
amministrazione; che in estate non si liquidano azione e che le avrebbero
liquidate in gennaio 2014. Mi hanno addirittura proposto un fido dell’importo
del valore delle mie azioni, ovviamente non a costo zero. Una vera presa in
giro, visto che non vedo perché dovrei sostenere dei costi avendo dei soldi
miei a costo zero.

Basta semplicemente
liquidarmi le azioni. Poi leggo su “Plus24” che la signore che si è rivolta al
giornale ha ottenuto la vendita nonostante l’ordine fosse successivo al mio e
questo mi ha fatto molto arrabbiare.

Come possiamo chiamarlo
questo comportamento da parte di Veneto Banca? Scorretto, discriminatorio o
altro. Oppure vuol dire che per vedere soddisfatto un diritto bisogna alzare la
voce o scrivere ai giornali?

Renzo Cimador (via e-mail)

PERSA
LA POSSIBILITA’ DI COMPENSARE CON LE MINUS

Faccio riferimento alla
lettera della signore Dal Bon pubblicata su “Plus24” dell’8febbraio scorso https://www.giovannifalcone.it/4050/succede_in_italia_servono_quattro_mesi_di_attesa_per_vendere_azioni_veneto_banca.html.

Altro che quattro mesi
per vendere le azioni Veneto banca!

Nel mio caso ho dato
ordine di vendere le mie azioni Veneto Banca alla banca intermediaria in data
13 maggio 2013.

Mi era stato detto che
due mesi erano sufficienti per tale operazione. Non solo a distanza di nove
mesi non è stato venduto niente, ma addirittura devo attendere le decisioni che
saranno prese durante la prossima assemblea di aprile. La mancata vendita nel
2013 mi ha impedito di compensare la plusvalenza con delle minusvalenze scadute nel 2013.

Posso addebitare a
Veneto banca tale perdita?

Ferraro Sonia (via e-mail)

DUBBI
SULLA CORRETTA PROFILAZIONE MIFID

Siamo una coppia di pensionati
correntisti di Veneto banca, azionisti dal 2009. Abbiamo sottoscritto le azioni
della banca perché, a detta del direttore della nostra filiale, erano sicure,
senza rischi e liquidabili senza problemi in qualsiasi momento. Naturalmente la
nostra esperienza in fatto di prodotti finanziari è “basic”: titoli di Stato,
qualche obbligazione o fondo monetario.

Detto questo, nel 2013
abbiamo trasferito i risparmi altrove. Nel maggio 2013 tramite la nuova banca è
stato inoltrato l’ordine di vendita per un totale di 950 azioni Veneto Banca. A
oggi le azioni non sono ancora state vendute. Nel frattempo abbiamo letto di
una multa comminata a Veneto banca per pratiche irregolari sulla profilazione
Mifid riguardante la sottoscrizione di azioni proprie e pensiamo di rientrare
in questa casistica anche noi. Quindi, in mancanza di una risoluzione rapida
della questione, da risolversi con la vendita delle azioni Veneto Banca entro
30 giorni abbiamo già contattato il Conciliatore bancario per verificare la
condotta di Veneto Banca, sia in fase di profilazione Mifid e sia in fase di
richiesta di vendita della azioni.

Stiamo anche valutando
se ci sono gli estremi per un’azione legale.

Imelda Venturini e Renato Spada (Fumane, Vr)

LA RISPOSTA COLLETTIVA AI RECLAMI

RISPONDE VENETO BANCA

Per dare
risposta alle richieste arrivate alla redazione di “Plus24” è necessario
chiarire le peculiarità delle Popolari non quotate. In una banca Popolare, in
quanto società cooperativa, il capitale è variabile e la stabilità dello stesso
costituisce una componente fondamentale per la solidità dell’istituto.

Il prezzo
dell’azione viene determinato annualmente dall’assemblea dei soci, in sede di
approvazione del bilancio, tenuto conto anche delle riserve patrimoniali
risultanti dallo stesso e sulla base dell’attualizzazione dei dividendi attesi,
conformemente a una apposita policy aziendale volta ad assicurare sostanziale
stabilità nel tempo al processo di valutazione e conseguentemente al prezzo
stesso, senza subire le frequenti oscillazioni dei corsi di borsa.

In quanto
titoli non quotati su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di
negoziazione (Mtf), gli ordini della clientela vengono trattati in modalità di “mediazione”
da parte dell’emittente, in modo non sistematico.

Le
operazioni di compravendita sono eseguite almeno mensilmente e il numero di
azioni acquistate dall’emittente non può eccedere, salvo specifica disposizione
del consiglio di amministrazione, il numero di azioni per le quali, nello
stesso periodo preso in considerazione, la società abbia ricevuto proposte di
acquisto, fermo restando comunque il limite costituito dalla riserva
straordinaria di cui all’articolo 52 dello statuto sociale.

In quanto
titoli azionari non quotati in un mercato regolamentato, potrebbero sempre
insorgere difficoltà di disinvestimento soprattutto nel breve termine, a causa
della mancanza di richiedenti il titolo, sebbene nell’ultimo triennio si sia
sempre registrata una sostanziale liquidabilità del titolo in ragione di una
forte richiesta di acquisto dello stesso, determinata anche dalla crescita del
suo valore e dal rendimento.

In ogni
caso, come indicato nel prospetto fornito a ogni cliente a inizio anno insieme
all’estratto conto, l’azione Veneto Banca viene considerata titolo illiquido,
nell’osservazione di quanto disposto dalla relativa normativa.

Per quanto
riguarda i singoli reclami, gli interessati hanno già ricevuto o stanno
ricevendo risposta dai nostri uffici nel rispetto dei termini prescritti.

L’istituto
non può fornire informazioni relative alle singole posizioni, dati i vincoli
derivanti dalla normativa sulla privacy e sull’attività bancaria.

Risponde Riccardo De FonzoDirettore Centrale Qualità &
Comunicazione

DA “PLUS24” DEL SOLE 24 ORE DELL’8
MARZO 2014

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