Un
istituto bancario ha applicato la tassa dello 0,15% sul saldo al 31 dicembre
2013, e non in relazione ai giorni della giacenza.
Poiché
su una quota parte delle somme era stata già applicata nel primo semestre del
2013 la trattenuta fiscale, al momento della chiusura del rapporto ho pagato
due volte l’imposta? E’ corretto?
L.T.
– Cagliari
R I
S P O S T A
L’imposta dei bollo è uno dei costi fissi cui è soggetto
un conto corrente. Per i conti intestati a persone fisiche l’imposta è pari a
34,2 euro, con addebito sul conto pari a 8,55 euro ogni tre mesi. L’imposta applicata a conti correnti intestati a persone
giuridiche e società è invece pari a 100 euro.
Per il calcolo dell’imposta, il Dm 24 maggio 2012 ha precisato
che è necessario fare riferimento al computo dei giorni (periodo rendicontato)
in base all’anno civile.
In pratica, l’imposta relativa agli estratti di conto
corrente e alle rendicontazioni di periodi inferiori all’anno deve, quindi,
essere determinata in considerazione dei giorni rendicontati. Inoltre, l’imposta
di bollo deve essere applicata anche per gli estratti e per le rendicontazioni
emesse in sede di chiusura dei rapporti, e per i rapporti aperti nel corso dell’anno
(Circolare dell’Agenzia delle Entrate 48/E del 21 dicembre 2012).
In questo caso si deve tenere conto dei giorni dell’anno
solare rispetto al periodo di rendicontazione in cui il rapporto è
iniziato/cessato. Se, ad esempio, il lettore ha già assolto l’imposta di bollo
relativamente alla rendicontazione del primo trimestre, il tributo dovrà essere
assolto per il periodo compreso tra l’inizio del secondo trimestre e la
chiusura del rapporto di conto corrente.
DAL
SOLE 24 ORE DEL 26 MAGGIO 2014
