Dopo la
pubblicazione in questa Rubrica di un articolo sulla vicenda “TARSU”, peraltro
autobiografico, un caro amico ha inteso commentare: “finalmente una pubblicazione
no.sponsor…”.
Già in
altra occasione, ho avuto modo di dire che sono stato e resto un cittadino
libero che pensa con la propria testa senza essere sponsor di nessuno o meglio,
al massimo mi si potrà definire “sponsor
inconsapevole”.
Nella
vita, cari amici, soprattutto dopo una sessantina di primavere trascorse,
capita di tracciare qualche bilancio che, per fortuna non sempre, riescono a definirsi
brillanti.
Nella
vita si fanno incontri, si soffrono delusioni, sovente anche grandi dove,
alcune possono attenere alla vita privata[1], mentre altre quella
pubblica[2]. In ambo i casi, si
soffre, si barcolla cercando di rimanere in piedi, riprendere a camminare e in
qualche caso anche correre nel timore di
perdere un treno, una opportunità e sperando alla fine, di aver trovato il
contesto ideale nel quale concludere un percorso di vita.
Quando
si hanno delle idee di sviluppo, di socialità, di stare insieme serenamente – come certamente direbbe un nostro caro
amico di Curia che in questa Rubrica ebbi a definirlo “Arcivescovo” – e nel panorama politico contingente –
locale o nazionale – si
intravede
l’esistenza di una forza politica che quelle idee le sostiene, le fa proprie,
le fa camminare per portarle alla loro realizzazione, significa forse
“sponsorizzare qualcuno?”
Quali
sono state, nello specifico, le idee in discussione:
· Futuro della “Piana”:
ho risposto a qualcuno che ebbe a dire: “E’ meglio una piana edificata che una
piana avvelenata e affumicata? Spero che sia arrivato il momento di mettere un
punto fermo” https://www.giovannifalcone.it/4507/la_politica_in_vetrina_il_futuro_della_piana_appartiene_a_tutti.html;
·
Pedonalità
di “Corso Matino”: ho tentato di dire, in più modi e salse, anche cercando di
coinvolgere qualche Associazione autodefinitasi “Salute & Benessere” –
particolarmente attiva in campagna elettorale, mentre oggi se ne sono perse le
tracce, che il benessere e la migliore vivibilità dei mattinatesi – prima
ancora degli ospiti stagionali – passa anche da questo problema
https://www.giovannifalcone.it/4372/la_politica_in_vetrina_la_vocazione_turistica_di_mattinata.html –
https://www.giovannifalcone.it/4511/la_politica_in_vetrina_salute_in_movimento.html.
Apprendo in proposito che, “”l’impegno dell’Amministrazione in carica
sarà quello di elaborare un serio piano del traffico concordato con la
cittadinanza e con le categorie produttive. Solo allora potremo ragionare senza
demagogia sull’Isola pedonale” “”.[3]
La domanda, a questo
punto, sorge spontanea: c’era proprio bisogno di stravolgere l’esistente? Non
era meglio stilare questo famigerato “…
serio piano del traffico …” e presentarlo ai comuni mortali come chi scrive
e magari avrebbe ricevuto anche degli apprezzamenti? No, niente di tutto
questo, si è preferito sottoporsi a due esami: il primo quello che stiamo
vivendo da qualche mese – letteralmente un disastro, dove a qualunque ora del
giorno, feriale o festivo, con il sole o con la luna, piove o nevica – una fila
interminabile di marmitte automobilistiche che sputano veleno, occupano spazio
e impediscono un minimo di vivibilità e non mi dilungo oltre, il secondo esame
invece deve ancora essere sostenuto: è in corso la sua elaborazione, i nostri
neo amministratori stanno pensando anzi che dico, stanno programmando incontri
a catena con cittadini e categorie produttive. E’ inutile dire che siamo tutti
impazienti di conoscere l’elaborato definitivo!!!;
· Bagno pubblico “Zona
Incoronata”: Dei disagi vissuti nella
zona connessi alla esigenza rappresentata ne può parlare soltanto chi,
come lo scrivente, in questa zona ci vive https://www.giovannifalcone.it/4438/la_politica_in_vetrina_azione_amministrativa_e_servizi_al_cittadino.html .
Ciò detto, per rispondere a questo amico, in modo
strettamente personale, ribadisco che portare avanti queste idee non significa
sponsorizzare qualcuno ma al contrario, significa aver trovato qualcuno che le
condivide e che forse, con l’impegno di tutti potrà anche contribuire a realizzarle
forse anche stando all’opposizione.
Viva la politica sana, viva la politica delle idee – e
non degli ideali – viva la politica che risolve i problemi, quelli di tutti,
beninteso!
[1] Per esempio una separazione coniugale
[2] Penso al fatto di essere stato per quasi
vent\’anni un convinto sostenitore dell’era berlusconiana senza per questo
dovermi vergognare ma, anzi, al contrario, la dimostrazione che non parlo per
partito preso
[3] Non chiedetemi chi lo ha detto, non lo so,
l\’informazione è ufficiosa, circola sul web, in libertà… la si desume
