Stamattina, a lavori in corso, ho fatto una chiacchierata
con uno degli operai impegnati nella realizzazione dell’opera, con il quale si
è convenuto sulla utilità di “recintare & regolamentare” l’accesso a quello
che sarà il prossimo Parco pubblico.
Per situazioni analoghe, anche per esperienze vissute in
altri contesti, ho potuto riscontrare il degrado che andrebbe a registrarsi in
assenza di una programmazione in tal senso, determinato, per lo più, da atti di vandalismo di varia natura ad opera
di ignoti.
Personalmente sono indotto a dare qualche “consiglio non
richiesto” per due ordini di fattori:
1. Comune
senso civico di cui ognuno può essere portatore, nell’obiettivo di assicurare
la funzionalità di un’opera realizzata con soldi pubblici (e quindi, sia pure in minima parte, anche di chi scrive);
2. Risiedere
nelle immediate adiacenze del costruendo parco e quindi, più di ogni altro,
interessato a vedere una struttura bella e accogliente come il Comune di
Mattinata deve essere in grado di assicurare.
L’importanza e la innegabile utilità non solo sociale dell’opera,
venne ben descritta nell’intervento degli ex amministratori che, senza altre
parole, voglio riportare integralmente[1]:
“””L\’intervento,
i cui lavori avranno inizio lunedì
27 gennaio 2014,
prevede il recupero delle aree destinate ad “attrezzature urbane di uso pubblico” con la realizzazione di una area
giochi per bambini, la realizzazione di percorsi attrezzati ed aree di sosta
con panchine, fioriere e porta biciclette, nonché di un giardino condiviso
avente funzione ricreativa ed educativa.
Con
tale intervento, afferma il Sindaco Lucio Roberto Prencipe, si è deciso di
creare un “cantiere sperimentale” trasformando le aree a verde che oggi
sono in stato di degrado in giardini sociali, dei quali lo stesso cittadino
potrà prendersi cura. L’innovazione del progetto sta non solo nella proposta di
organizzare e gestire in modo diverso un’area di verde pubblico, ma anche nel
coinvolgimento dei singoli cittadini, che saranno resi parte attiva nella
realizzazione e nella manutenzione del giardino. Queste aree costituiscono dei
polmoni verdi per la nostra città, con l’attuale intervento potranno altresì
risponder all\’esigenza di “fare
comunità“,
offrendo una concreta alternativa ai soggetti che vivono situazioni di
marginalità sociale.”””
In tale quadro, facendo una riflessione a voce alta, sono
a chiedermi:
· Si riuscirà
in tempi ragionevoli nel programmato intento di coinvolgere i cittadini,
rendendoli parte attiva nella
realizzazione e nella manutenzione del giardino?
· Si riuscirà
a trovare risorse sufficienti – attraverso una economia di gestione e/o
attingendo da altre fonti e, non ultima la tassa di soggiorno 2014 – per pensare tanto alla installazione di
un bagno pubblico che di una recinzione adeguata in grado di preservare l’area?
. Si riuscirà ad installare telecamere a sufficienza che svolgano una funzione di deterrenza ad ogni azione vandalica?
· In
definitiva – a Mattinata e non solo – di opere pubbliche se ne fanno poche,
anzi pochissime … quando se ne vede una, organizziamoci per preservarla come
Dio comanda: ai posteri l’ardua sentenza!
Chi vivrà, vedrà.
[1]Integralmente ripreso da un articolo pubblicato sul sito web www.mattinata.it in data 27 gennaio 2014