Ho recentemente seguito con particolare interesse la metafora – tutta mattinatese – riguardante gli effetti del “piagnisteo”.
Ai riferimenti tecnico amministrativi rivolti alla passata amministrazione in ordine ai quali al momento non sono sufficientemente informato, leggo anche di un presunto e diffuso pessimismo che regnerebbe fra i simpatizzanti che hanno perso le passate consultazioni elettorali per il Governo di Mattinata (1).
Ora, non voglio polemizzare sull’effetto nefasto di un contagio di tal fatta – paragonabile solo all’epidemia in atto nel nord Africa – ma resto abbastanza sorpreso dal leggere il seguente passaggio testuale:
“””Utilizzare” per il nostro territorio il beneficio pubblicitario (700.000 € in tre anni per il Gargano e per Mattinata) messo in campo da PugliaPromozione sicuramente ha dato fastidio a qualcuno e continua a darne (basta guardarsi intorno vicino e lontano…).
A noi no!
Noi ci abbiamo sempre creduto (anche in tempi nn sospetti) e continueremo a crederci…voi restate a parlare, blaterare e a continuare a lagnarvi.
La vs assenza è significativa, oltre che salutare!
keep calm and run!!
…noi l’abbiamo già fatto e vogliamo rifarlo!”””
Leggendo questo passaggio, mi sento quasi obbligato a fornire qualche dettaglio – anche perchè, per mia natura, sono solito conservare il pessimismo per i giorni migliori – che sicuramente sembrano sfuggire all’esimio autore del lungimirante epitaffio:
1. Gli interventi critici ripresi dai mezzi d’informazione (Gazzetta del Mezzogiorno e altri …), per quanto a mia conoscenza, hanno sempre riguardato il rapporto costi/benefici dell’evento;
2. Le critiche sono giunte per sottolineare l’esigenza di allocare in modo più mirato e puntuale la spesa pubblica, in rapporto ai risultati che si prevede di ottenere;
3. Non mi risulta che ci sia stato, né mai ci potrà essere, un mattinatese interessato alla cancellazione di un evento che – se bene organizzato e promosso – potrà certamente migliorare la sua perfomance in termini di partecipazione collettiva;
4. A nessuno sfugge, come non è sfuggito – visto che l’iniziativa è partita in epoca precedente all’avvento di tanti soloni del momento – l’importanza e l’interesse che un evento simile potrà sviluppare a vantaggio della nostra economia per il territorio di Mattinata.
Ciò detto, come osservatore interessato ai costumi e alle chiacchiere mattinatesi, nel virgolettato intervento sembra leggersi la c.d. “coda di paglia” (2) sulla quale, mi preme sottolineare, nessuno intende infierire.
La critica mossa – non certo da chi scrive – sembra rivolta ad ottenere qualche chiarimento per un possibile “rendiconto” della ingente spesa sostenuta in relazione al risultato che – benché inedito, affascinante e irripetibile per i mattinatesi – è risultato, sembra, particolarmente modesto a bocce ferme.
Solo per completezza informativa vorrei ricordare una lamentela che mi è giunta alla vigilia dell’evento, fatta da alcuni amici esteri, venuti apposta per il Gargano Running Week: “Giovanni, se non fossimo sicuri del programmato evento, saremmo indotti a pensare di aver sbagliato posto. Sono quattro giorni che stiamo a Mattinata e non abbiamo visto nessun manifesto, gadget promozionale … nulla di nulla. L’intero Paese sembra spento!”””
Convinto come sono che tutto è perfettibile e che dagli errori si impara, Viva il Gargano Running Week: appuntamento a ottobre 2015!
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(1) Ma allora è proprio vero…
“IL PIAGNISTEO SPEGNE I NEURONI.
Stare vicino a chi continua a lagnarsi non fa bene al cervello: 30 minuti (troppi x qlc, bastano due righe o solo due parole) di ascolto di lamentele (e di cazzate) spengono, per così dire, i neuroni dell’ippocampo, l’area cerebrale coinvolta nella soluzione dei problemi.
Strategia di sopravvivenza: allontanarsi in fretta da chi trova tutto negativo” ……………….
(2) Da qui “avere la coda di paglia”, che significa temere ogni tipo di critica per un comportamento, o un difetto, su cui si teme che gli altri possano infierire. Come dice un proverbio toscano: “Chi ha la coda di paglia ha sempre paura che gli pigli fuoco”.