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ENTE LOCALE: L’ordinanza di demolizione non si prescrive

Il Comune
rilascia nel 1997 la concessione edilizia per la costruzione di un immobile.
All’interno di esso, però, viene realizzata abusivamente (ossia senza
prevederla in fase di progettazione) una scala in muratura, per collegare
l’ultimo piano con la soffitta. Per tale abuso edilizio, nel 1999, viene
disposto l’abbattimento da parte dell’ufficio comunale.

La demolizione,
a oggi, non è stata effettuata. Può il Comune, nel 2014, pretendere la rimozione
della scala? In sostanza, le ordinanze di demolizione dell’ente entro quali
termini temporali vanno eseguite?

M. C. – BARI

R I S P O S T A

La risposta al primo quesito è
affermativa. L’esercizio dei poteri repressivi in materia di abusi edilizi non
incontra alcun termine di decadenza o di prescrizione e, quindi, non esiste un
termine trascorso il quale l’abuso viene sanato. Nel caso di specie, La mancata
rimozione del manufatto abusivo entro il termine stabilito dall’ordinanza di
demolizione comporterà semplicemente che il Comune sarà autorizzato a emanarne
un’altra e, di seguito, ove tale ordinanza non venga eseguita, l’ente potrà, ex
articolo 34, comma 1, del Dpr 380/2001, procedere esso stesso con la
demolizione, ovviamente a spese del responsabile dell’abuso.

DAL”IL SOLE 24 ORE” DELL’8 DICEMBRE
2014

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