A leggere i tanti commenti urlati e scritti sembra scorgere nella figura del futuro “preside” l’unico elemento di novità della Riforma, meglio conosciuta come la “Buona scuola”.
Personalmente, abituato come sono ad assumermi sempre le mie responsabilità per le scelte fatte, non trovo nulla di scandaloso affidare la gestione e quindi la responsabilità circa il funzionamento di una organizzazione complessa come il mondo della scuola ad una sola figura istituzionale: il Preside.
Faccio onestamente fatica a comprendere appieno le ragioni di tanta protesta.
In Italia, normalmente, quando succedono disastri e la Pubblica amministrazione non funziona – in senso lato s’intende – non si capisce mai di chi è la responsabilità. Scatta automaticamente una difesa d’ufficio, uno scaricabarile ad oltranza, al quale la nostra politica nazionale ci ha abituati da tanto tempo.
Le sconfitte, praticamente, sono sempre orfane di ambedue i genitori!
Affidare la responsabilità e quindi anche l’onere dei risultati ad una persona, una figura istituzionale come quella del preside rappresentativa di una organizzazione, fino ad oggi spesso affidata ad organismi sindacali di colori variopinti – al pari di qualunque consesso, a cominciare dal condominio di casa – mi sembra una cosa di assoluto buon senso.
Se poi a questo aggiungiamo ulteriori aspetti – a mio avviso di eccezionale interesse e dei quali nessuno parla – come la Stabilizzazione di oltre centomila precari, una maggiore ed inedita autonomia nelle scelte di gestione, significativi aiuti economici a plessi scolastici disagiati, processi di valutazione di docenti e dirigenti con annessi contributi economici alla formazione ed aggiornamento professionale, credo che ci troviamo veramente di fronte ad un processo virtuoso che darà certamente una scossa positiva a questo grande pachiderma oggi chiamato scuola.
Il tempo ci dirà se la strada intrapresa è quella giusta.
Per il momento, il migliore contributo potrebbe essere quello di stare zitti, in attesa dei risultati, in assenza dei quali, si cambia!