Sono
nato il 10 gennaio 1963; arruolato come assistente di polizia penitenziaria il
6 maggio 1982.
Ho
prestato servizio fino al 10 luglio 2001 (anzianità di 19 anni, 2 mesi e 4
giorni) data in cui ho cessato l’impiego perché destituito. Tenuto conto
dell’articolo 3, comma 5, legge n.284/77, quando potrò andare in pensione?
G. M.– CASERTA
R I S P O S T A
Il lettore potrà
accedere alla sola pensione di vecchiaia, poiché la contribuzione accreditata
non risulta sufficiente a raggiungere la pensione anticipata, nota fino a
qualche anno fa come pensione di anzianità, cioè quella che al 2011 si
conseguiva con 40 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica.
La
posizione in argomento non è interessata dalla riforma del decreto legge
201/2011 trovando applicazione il regime di maggior favore previsto per talune
categorie di lavoratori.
Pertanto,
la pensione di vecchiaia si consegue al raggiungimento dell’età anagrafica
massima prescritta dai singoli ordinamenti, variabile in funzione della qualifica
o grado, congiuntamente al requisito contributivo previsto per la generalità
dei lavoratori.
Il
collocamento a riposo d’ufficio, a decorrere dal 1° gennaio 2013, avviene in
corrispondenza dell’età massima per la permanenza in servizio (solitamente per
il caso in esame fissato al 60esimo e comunque non oltre il 65esimo anno di
età), così come fissata dai singoli ordinamenti e non adeguata agli incrementi
della speranza della vita, nell’ipotesi in cui al compimento di detto limite di
età risultino già soddisfatti i requisiti prescritti per il diritto a pensione.
In
caso contrario, come quello del lettore, il limite ordina mentale dovrà essere
incrementato della speranza di vita (+ 3 mesi dal 2013, + 4 ulteriori dal 2016,
oltre alla speranza di vita che sarà applicata con decadenza biennale dal 2019)
e con un’attesa di 12 mesi legata alla finestra mobile.
Ad
oggi pertanto non risulta possibile stabilire con certezza la data di
pensionamento.
DAL”IL SOLE 24 ORE” DEL 28
SETTEMBRE 2015
