Una
signora (incapace di intendere e di volere) ha un’unica figlia (con patologia
meno grave) e un fratello, amministratore di sostegno di ambedue. La signora
muore in una struttura di ricovero ed emerge un suo testamento olografo con cui
lascia il 50% dei beni alla figlia e il 50% al fratello. La cugina della
figlia, non convinta della veridicità di detto testamento e nell’esclusivo
interesse della figlia, ha titolo per impugnare detto testamento, avvalendosi
anche di una perizia calligrafica? Lo scopo sarebbe, infatti, quello di far
annullare il testamento facendo così pervenire il 100% dei beni alla figlia.
A. C.– LODI
R I S P O S T A
La mancanza di
autografia determina la nullità del testamento per difetto di forma, ai sensi
dell’articolo 606 del Codice civile; esso può pertanto essere impugnato,
mediante apposita azione giudiziale, da chiunque vi abbia interesse affinché
venga riconosciuto e dichiarato il difetto di forma.
DAL”IL SOLE 24 ORE” DEL 19OTTOBRE 2015