martedì, Aprile 30, 2024
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PREVIDENZA: Non viene meno il diritto già raggiunto

Sono
nata il 20 dicembre 1953 e ho lavorato ininterrottamente, in due aziende
diverse, dal 1° luglio 1973 a
oggi. Al patronato mi hanno detto che ho abbondantemente maturato (dal 1°
gennaio 2015) il diritto alla pensione di anzianità. Per mia scelta ho deciso
di continuare a lavorare fino a oggi.

Ora,
nell’eventualità che le leggi sulle pensioni cambino in maniera peggiorativa e
io dovessi decidere di andare in pensione nei primi mesi del 2016, posso
avvalermi dei requisiti già raggiunti oppure gli stessi verrebbero traslati
nelle nuove direttive legislative delle pensioni (peggiorative, per il mio
caso), per cui sarei costretto a dover lavorare con i nuovi parametri? Nella
mia situazione, sarebbe forse meglio andare in pensione entro il 31 dicembre
2015?

B. L.– BARI

R I S P O S T A

Il requisito è
perfezionato con 41 anni e sei mesi di contributi, quota che, sulla base dei
dati dichiarati nel quesito, dovrebbe essere stato raggiunto a fine 2014. Di
norma, e sulla base di quanto accaduto fino a ora, l’acquisizione di un diritto
a pensione in un’epoca antecedente, rispetto alle variazioni legislative
intervenute successivamente, non viene pregiudicata, per cui rimarrebbe la
possibilità di accedere alla pensione in qualunque momento, anche se,
all’accesso a pensione, il requisito risultasse modificato.

Infatti
vige il principio della cristallizzazione del diritto e quest’ultimo risulta
compiuto nell’anno di perfezionamento dei requisiti anagrafici e/o
contributivi.

DAL”IL SOLE 24 ORE” DEL 26OTTOBRE 2015

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