Ho
stipulato una polizza di premio unico di 40mila euro, della durata di 10 anni,
con facoltà di riscatto anticipato una volta trascorso un anno, indicando come
beneficiario, in caso vita e caso morte, un terzo, funzionario di un ente
pubblico. Il beneficiario terzo, che riscatta o incassa alla scadenza la somma
maturata al netto delle ritenute sulla plusvalenza, deve dichiarare al fisco
l’incasso avvenuto?
E. Z.– PARMA
R I S P O S T A
Secondo
l’attuale normativa, nel contesto dei contratti di assicurazione sulla vita, le
prestazioni erogate (anche a seguito di riscatto) si qualificano come redditi
di capitale, per la parte corrispondente alla differenza tra l’ammontare
percepito e gli importi pagati (articolo 44, comma 1, lettera g-quater, e
articolo 45, comma 4, del Tuir). Il prelievo viene effettuato alla fonte dal
soggetto che eroga la prestazione a titolo d’imposta sostitutiva, nella misura
del 26% a decorrere dal 1° luglio 2014 (articolo 26-ter del Dpr 600/1973) e, di
conseguenza, il beneficiario non è tenuto ad alcun ulteriore adempimento
dichiarativo e impositivo.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL14 DICEMBRE 2015