Due
coniugi possiedono (al 50 per cento) una casa di abitazione con canone Rai e
bolletta di energia elettrica intestati al marito, e una seconda casa (sempre
al 50 per cento) con utenza di energia elettrica intestata al figlio, che vi risiede
a titolo gratuito e lì dispone anche di una tv. Una terza casa è data in
affitto a inquilini che possiedono a loro volta un televisore, mentre la
bolletta di energia elettrica intestata alla moglie della “prima” coppia, che è
anche proprietaria della casa al 100 per cento.
I
canoni Rai che arriveranno con le tre distinte bollette dell’energia elettrica
saranno tutti da pagare oppure no?
O. C.– ROMA
R I S P O S T A
Il canone Rai non
è dovuto per le seconde case, in quanto la legge prevede che esso sia da
corrispondere una sola volta per tutti gli apparecchi detenuti nei luoghi
adibiti a residenza o dimora dall’intestatario del contratto di fornitura
elettrica e da coloro che appartengono alla stessa famiglia anagrafica.
Detto
questo, nel caso del lettore la seconda casa sarebbe esentata qualora il figlio
fosse residente nella stessa abitazione dei genitori e coabitasse con i
medesimi; laddove, invece, il figlio sia registrato all’anagrafe comunale a un
diverso indirizzo, costui dovrà corrispondere a un canone distinto.
Per
quanto riguarda la terza ipotesi, dal momento che la moglie mantiene la
residenza coincidente con quella del marito, a essi sarà imputato un unico
canone; saranno gli affittuari residenti nell’abitazione locata, e detentori
dell’apparecchio televisivo, a dover pagare l’imposta.
DAL”IL SOLE 24 ORE” DEL 29FEBBRAIO 2016