Conduco,
dal 2009, un appartamento in un condominio, con contratto di anni 4+4. al
momento della proposta con un’agenzia immobiliare venivano riportati sia
l’ammontare del canone di locazione, sia gli oneri condominiali (42 euro
mensili). Da luglio 2009 a
giugno 2011 ho sempre pagato 42 euro mensili; da luglio dello stesso anno è
cambiato l’amministratore, che mi ha aumentato la rata condominiale da 42 a 110 euro; alla mia richiesta
di chiarimenti, rispondeva che, in base alle quote millesimali, la mia rata è
di 110 euro, e che il vecchio amministratore applicava le quote in modo errato.
Ora chiedo se questo errore nell’applicazione delle quote da parte del vecchio
amministratore comporti questo nuovo onere per me, più che doppio rispetto a
quanto pattuito nel contratto. Ho fatto presente al proprietario che non posso
affrontare questa enorme differenza, ma lui
sostiene che l’onere è mio.
V. T.– NOCERA INFERIORE
R I S P O ST A
Ai sensi
dell’articolo 9 della legge 392/1978 (equo canone), prima di effettuare il
pagamento degli oneri accessori, il conduttore ha diritto di ottenere
l’indicazione specifica delle spese addebitabili allo stesso con la menzione
dei criteri di ripartizione. Il conduttore ha inoltre diritto di prendere
visione dei documenti giustificativi delle spese sostenute. Il locatore ha
quindi diritto, salvo eventuale specifica clausola che preveda l’immutabilità
dell’amministratore delle spese accessorie, a vedersi rimborsato il costo
effettivo di detti oneri, previa prova documentale dei maggiori costi stessi.
Conseguentemente, la richiesta formulata nel caso in esame risulta fondata
(salvo controllo delle pezze giustificative e dei criteri di ripartizione) con obbligo
per il conduttore di provvedere in merito.
DAL”IL SOLE 24 ORE” DEL 18APRILE 2016