lunedì, Aprile 29, 2024
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TAR CONDANNA LA DIFESA: 20 euro per ogni giorno di ritardo

 

Tempi biblici per le cause di servizio,

 

Ricordate l\’iniziativa di GrNet.it contro i
“[LINK=http://www.grnet.it/giustizia/5720-basta-tempi-biblici-per-cause-di-servizio-e-vittime-del-dovere-ricorso-gratuito-per-i-lettori-di-grnetit][B]tempi
biblici per cause di servizio e vittime del dovere[/B][/LINK]”? Bene, a
quanto pare anche i giudici amministrativi, sommersi dalla valanga di ricorsi
contro il ministero della Difesa,dovuti alle lungaggini delle istruttorie sul
riconoscimento della causa di servizio e all’emissione del provvedimento finale,
hanno deciso di [B]sanzionare il dicastero di Palazzo Baracchini comminando una
penale di 20 euro per ogni giorno di ulteriore ritardo nell\’evasione della
pratica[/B].

La decisione[/LINK] , emessa dai giudici del [B]Tribunale
Amministrativo Regionale per la Liguria[/B], scaturisce non solo dall\’eccessiva
lentezza del processo istruttorio sul riconoscimento delle cause di servizio
ma, addirittura, dalla [B]mancata ottempreranza da parte del ministero della
Difesa nel dare esecuzione ad una sentenza del TAR[/B] che, dando ragione al
ricorrente, aveva già ordinato al dicastero “[I]di provvedere in modo
espresso sull’istanza del ricorrente entro il termine di novanta giorni dalla
comunicazione in via amministrativa o, se anteriore, dalla notificazione della
sentenza medesima[/I]”, in riferimento all’annullamento “[I]del
silenzio-rifiuto formatosi sulla richiesta volta al riconoscimento della
dipendenza da causa di servizio[/I]”.

Insomma, il ministero della Difesa nonostante una sentenza
esecutiva gli intimasse di evadere la pratica del ricorrente (entro il termine
di novanta giorni), dopo [B]ben tredici mesi di ritardo[/B], faceva ancora
orecchie da mercante, costringendo il ricorrente ad adire nuovamente i giudici
amministrativi.

I giudici a questo punto, visto il “[I]contegno
omissivo serbato[/I] (dal ministero della Difesa, [I]ndr[/I]) [I]a seguito
della sentenza che ha definito il giudizio[/I]”, hanno deciso di comminare
al dicastero una sanzione pecuniaria di 20 euro per ogni giorno di ritardo a
partire dall\’emissione della precedente sentenza; tale somma, naturalmente,
verrà attinta dalle casse dello Stato e, quindi, da tutti i contribuenti.

Fonte: GRNET.IT

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