giovedì, Maggio 2, 2024
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PARENTE DECEDUTO A MAGGIO: Si versa per cinque mesi

Un
utente Rai viene a mancare nel maggio 2016. l’abitazione rimane chiusa e viene
sigillato il contatore della luce. L’erede provvede all’invio
dell’autocertificazione dello stato attuale, precisando che un televisore è
detenuto nella sua abitazione, per il quale è abbonato Rai.

Si
chiede se l’erede deve pagare il canone per i cinque mesi di vita del de cuius
o per l’intera annualità.

M. S.– MATERA

R I S P O S T A

L’erede
deve sempre e comunque rispondere dei debiti e degli incombenti che riguardano
il de cuius, ossia il parente defunto. Nel caso del lettore, dunque, il canone
dovrebbe essere corrisposto per i cinque mesi in cui il parente era in vita,
sempre che detenesse apparecchi televisivi nell’immobile di residenza. In
assenza di fatturazione elettrica è comunque possibile che il pagamento di
quanto dovuto sia richiesto in futuro agli eredi, magari tramite cartella
esattoriale, qualora gli stessi non si siano attivati a versare autonomamente
la quota spettante per i mesi in questione, tramite modello F24.

DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL22 AGOSTO 2016

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