Se ci si accorge dell’errore subito è possibile annullarlo online o allo sportello. Se si riceve del denaro per sbaglio e non si restituisce si rischia grosso.
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L’errore ci può stare. Con tutti i numerini che bisogna scrivere, a chiunque può capitare di fare un bonifico bancario sbagliato. Il risultato, ovviamente, è che la persona o la società che si aspettava quei soldi resta a bocca asciutta, mentre qualcun altro può pensare che Babbo Natale sia arrivato fuori tempo.
Cosa fare allora se si fa un bonifico bancario sbagliato? E se per errore si riceve un bonifico errato?
Come annullare un bonifico bancario sbagliato
Partiamo dal primo caso, cioè da quello in cui si fa un bonifico bancario sbagliato online oppure direttamente allo sportello dell’istituto di credito. La via più ovvia, oltre che la più efficace, è quello di annullarlo, purché non si lasci passare troppo tempo. Quanto?
Se ci si accorge per tempo dell’errore, come annullare il bonifico bancario sbagliato? Se l’ordine è stato dato online, bisogna entrare nella propria pagina del sito Internet della banca (quella, cioè da dov’è stato ordinato il trasferimento) e cliccare sulla voce “ultimi bonifici” per verificare che il pagamento non sia già stato effettuato. Se così fosse, cioè se il bonifico non fosse stato ancora preso in carico dalla banca, è possibile premere il tasto “cancella” ed il bonifico non sarà più inviato.
Se, invece, l’ordine è stato dato direttamente allo sportello, tocca tornare in banca e chiedere all’operatore di annullare la disposizione, se fosse ancora possibile. Provvederà lui ad annullare il bonifico bancario sbagliato.
Mase non si fa in tempo a cancellare il trasferimento, cosa succede? Intanto, non disperare, perché chi ha fatto un bonifico bancario sbagliato potrebbe riavere i suoi soldi in automatico. Come? Con una semplice procedura che le banche sono tenute ad osservare. Per fare un bonifico, infatti, bisogna inserire sial’Ibandel destinatario sia i suoi dati personali (nome, cognome e indirizzo). Se entrambi gli estremi non coincidono, la banca che deve ricevere il denaro respinge il bonifico e, nell’arco di qualche giorno, i soldi devono tornare sul conto corrente dell’ordinante. Ma…c’è sempre un “ma”. Se i soldi sono già stati accreditati sul conto errato, ci vorrà ilconsenso di quest’ultimo per restituire la somma a chi ha sbagliato a fare il bonifico.
Il consenso, infatti, può essere revocato “in qualsiasi momento, nella forma e secondo la procedura concordata nel contratto quadro o nel contratto relativo a singole operazioni di pagamento, purché prima che l’ordine di pagamento diventi irrevocabile ai sensi di legge”[1]. Nello specifico, la normativa sancisce che “una volta ricevuto dal prestatore di servizi dipagamentodelpagatore (cioè dalla banca che ha effettuato il bonifico), l’ordine non può essere revocato dall’utilizzatore” a meno che il beneficiario abbia dato il suo consenso[2].
Cosa fare se si riceve un bonifico sbagliato
Babbo Natale passa una sola volta ogni anno e, quando fa i regali, di solito li lascia sotto l’albero e non sul conto corrente. Ecco perché, quando ci arriva un bonifico bancario inaspettato, bisogna chiedersi da chi e per quale motivo. Anche perché fare finta di nulla e festeggiare la lauta sorpresa con gli amici può avere dei risvolti penali. Quindi, cosa fare se si riceve un bonifico sbagliato?
Premesso che l’accredito di un bonifico erroneamente inviato è un “indebito oggettivo”[3], chi ha disposto quel pagamento ha diritto a ricevere quanto il beneficiario ha ricevuto senza averne titolo. Pertanto,chi ha ricevuto per errore dei soldi in banca deve dare il suo consenso al proprio istituto di credito per la restituzione del denaro. Se il beneficiario non lo facesse, l’ordinante avrebbe diritto a rivolgersi al Tribunale per avviare un’azione civile.
Che cosa si rischiase si nega il consenso e si va nelle Bahamas con il denaro ricevuto per errore? Il beneficiario di un bonifico bancario sbagliato che adotta tale comportamento rischia un’imputazione per appropriazione indebita [4]. La pena prevista è la reclusione fino a 3 anni ed una multa fino a 1.032 euro.
[1]Art. 5 Dlgs. n. 11/2010.
[2]Art. 17 Dlgs. n. 11/2010 e decisione Arbitrato Bancario e Finanziario n. 517 del 28.01.2013.
[3]Art. 2033 cod. civ.
[4]Art. 646 cod. pen.
Fonte: laleggepertutti.it