Sono
del 1961, ho versato 15 anni di contributi (sette anni e mezzo come
commerciante e dipendente,e altrettanti di contributi volontari autorizzati nel
settembre 1993 e versati dal 2001 al 2008) per raggiungere la pensione a 57
anni con l’opzione contributiva.
Cambiando
la normativa, la legge Fornero stabilisce i requisiti di età e, come
contribuzione “mista” da lavoro sia autonomo che dipendente, mi consente di
accedere alla pensione di vecchiaia a 68 anni.
Posso
chiedere almeno la restituzione dei contributi volontari versati?
G. G.– BOLOGNA
R I S P O S T A
Non
risulta, innanzitutto, possibile chiedere il rimborso di contributi volontari
versati per raggiungere dei requisiti pensionistici in base a una normativa di
legge poi modificata da successive legislazioni. I contributi volontari possono
essere, al massimo, rimborsati solo in caso di errore materiale.
Nella
situazione specifica l’assicurato con poca anzianità contributiva ha versato i
contributi per perfezionare i requisiti contributivi al fine di optare per il
sistema contributivo e andare in pensione di vecchiaia contributiva con i
requisiti dell’epoca (57 anni di età e cinque anni di contributi), requisiti
già elevati prima della legge Fornero del 2011 a 60 anni (donne) e 65
anni (per gli uomini) oltre ai cinque anni di contributi. I versamenti
volontari sono stati autorizzati nel 1993, ma non è possibile invocare la
“cristallizzazione dei requisiti”, che diverse norme di riforma hanno previsto
a seguito dell’autorizzazione alla contribuzione volontaria, perché tutte
queste norme (legge 332/1995, legge 243/2004, legge 247/2007) hanno sempre
fatto riferimento alla cristallizzazione dei requisiti per maturare la pensione
di anzianità maturata con i vecchi requisiti.
La
lettrice è nella situazione di dover cristallizzare i vecchi requisiti della
pensione di vecchiaia contributiva, e non di anzianità, e pertanto quelle norme
non sono applicabili.
Infine,
non è possibile accedere nemmeno all’ultima salvaguardia pensionistica prevista
dalla legge di bilancio, perché il requisito di 60 o di 65 anni per la pensione
di vecchia contributiva dovrebbe maturare entro il 6 dicembre 2018, mentre nel
caso concreto maturerà nel 2021.
Quello
descritto dalla lettrice è senz’altro di un problema comune a molte persone,
che dovrebbe essere risolto in via legislativa oppure appellandosi alla Corte
costituzionale, perché a legislazione attuale non ci sono soluzioni
praticabili.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL
16 GENNAIO 2017