giovedì, Maggio 2, 2024
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ABUSO EDILIZIO: Tettoia sul terrazzo, ci vuole il permesso di costruire?

Tettoia sul terrazzo, ci vuole il permesso di costruire?

 

Abuso edilizio: necessaria l’autorizzazione del Comune per realizzare una tettoria in legno e tegole a copertura sul terrazzo.

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Compie reato di abuso edilizio il proprietario di un appartamento che realizza, sul proprio terrazzo, una tettoia in legno e tegole senza prima chiedere il permesso di costruire al Comune. Pertanto, ben può scattare l’ordine di demolizione dell’opera realizzata senza la licenza amministrativa. È quanto chiarito dal Consiglio di Stato in una recente sentenza[1].

Tettoia: ci vuole il permesso del Comune?

La tettoia ha costituito da sempre un terreno di scontro tra proprietari di immobili e pubblica amministrazione. Questo perché la legge non è chiara nel definire quando ci vuole il permesso di costruire. Le sentenze dei giudici sembrano distinguere tra due tipi di ipotesi: quando la tettoia ha una dimensione minima e serve più per estetica o per coprire quel tanto che basta per riparare il proprietario di casa nel momento in cui inserisce le chiavi nella serratura di casa, questa non necessita del permesso di costruire. Essa, in pratica, costituisce una pertinenza urbanistica solo se si tratta di opera di modesta entità e accessoria rispetto all’immobile.

Diversa la soluzione quando, invece, la dimensione ha maggiore impatto e la tettoia finisce per creare un’area vivibile. E questo a prescindere dalla sua destinazione (se rivolta a coprire, ad esempio, qualche elettrodomestico o, invece, a creare uno spazio ove poter collocare dei divanetti). Dunque, c’è bisogno del permesso di costruire per opere che, dal punto di vista delle dimensioni e della funzione, si connotano per una propria autonomia rispetto all’opera cosiddetta principale e non sono coessenziali alla stessa, tale, cioè, che non ne risulti possibile alcuna diversa utilizzazione economica. Non si può, insomma, parlare di pertinenza quando viene realizzato un nuovo volume, su un’area diversa ed ulteriore rispetto a quella già occupata dal precedente edificio, oppure sia realizzata una qualsiasi opera, come una tettoia, che ne alteri la sagoma. Dunque, se manca la licenza edilizia per la costruzione della tettoia, il proprietario commette abuso edilizio ed è tenuto ad abbattere il manufatto.

Con la sentenza in commento è stato ritenuto legittimo l’ordine di demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi nei confronti di una tettoia in legno e tegole, posta a protezione di un terrazzo (per le dimensioni vedi in nota[2]). Ciò in quanto se viene ad essere modificata la sagoma dell’edificio i lavori devono essere autorizzati dal Comune. In tali casi, quindi, il proprietario è tenuto a chiedere il permesso di costruire; diversamente risponde del reato di abuso edilizio. Per legge, infatti, occorre il rilascio della concessione edilizia (o del titolo avente efficacia equivalente), quando si tratti di un «manufatto edilizio», salva una diversa normativa regionale o comunale [3].

note

[1]Cons. St. sent. n. 694/17 del 16.02.2017.

[2]La tettoia in legno e tegole era posta a protezione di un terrazzo, di m. 11,00 per 4,00, sul lato est, di altezza variabile da m. 2,50 a m. 3,00, e di un’ulteriore tettoia, collocata sul fronte nord, di m. 5,70 per m. 4,00, anch’essa di altezza variabile da m. 2,40 a m. 3,00.

[3]Cons. St. sent. n. 3952/2014.

Fonte: LLpT

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