Se
un avvocato chiede la cancellazione dall’albo (per instaurare un rapporto di
lavoro dipendente) e conseguentemente si cancella anche dalla cassa forense, i
contributi versati a quest’ultima vanno persi (perché ad esempio non si è
maturato ancora il diritto alla pensione) oppure si sommeranno a quelli Inps ai
fini pensionistici?
M. M.– TERNI
R I S P O S T A
Se
l’avvocato si cancella dalla cassa forense e non raggiunge il diritto a
pensione con i contributi versati, potrà sommarli a quelli Inps. Le vie sono
due. Una, è quella della totalizzazione, con la pensione di vecchiaia a 65 anni
e 20 anni di contributi, oppure con la pensione di anzianità con 40 anni di
contributi.
Entrambe
le prestazioni sono soggette all’adeguamento alle speranze di vita e alla
finestra mobile. L’altra, è quella del cumulo dei contributi, che con la legge
232/2016, ha esteso anche ai liberi professionisti, con l’accesso alla pensione
di vecchiaia anticipata con le regole in generale, senza applicazione della
finestra mobile, cioè con decorrenza della pensione dal mese successivo al
raggiungimento del diritto.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL
20 MARZO 2017