CONTRATTO: La scrittura privata vale come un contratto
E’ possibile che un giudice ordinario, con sentenza (dunque al termine di un giudizio civile), imponga a una parte di rinunciare a una licenza amministrativa (con annessa cessione d’azienda) in favore dell’altra parte, riconoscendo l’assunzione di un impegno/obbligo (dell’eventuale cedente) attraverso un accordo privatistico concluso dalle parti stesse con scrittura privata, in forma di dichiarazione unilaterale sottoscritta?
- V. – COSENZA
R I S P O S T A
La risposta al quesito pare positiva, in quanto il magistrato si presume abbia riconosciuto la validità ed efficacia della scrittura privata sottoscritta tra le parti in causa, come tale da considerarsi un vero e proprio contratto attributivo di diritti e facoltà.
Le eventuali contestazioni in riferimento alla decisione del giudice potranno essere fatte valere nei modi ordinari, ovvero con l’impugnazione della sentenza davanti all’autorità competente (tribunale o Corte d’appello), nei modi e nei tempi previsti dal Codice di procedura civile, ovvero entro trenta giorni dalla notifica o sei mesi dal deposito del provvedimento.
DAL “IL SOLE 24 ORE” DEL 24 LUGLIO 2017