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Finanziamenti a garanzia pubblica: Novità nella legge di bilancio!

Finanziamenti a garanzia pubblica: Novità nella legge di bilancio!

 

La Legge di Bilancio nr. 178/2020 appena approvata al Senato ha introdotto significative novità e modifiche al decreto liquidità dell’aprile scorso, avuto riguardo ai finanziamenti a garanzia pubblica alle imprese.

Oltre ad altre agevolazioni ha prorogato fino al 30 giugno 2021,  le misure per  l’accesso al credito delle PMI ed il sostegno alla liquidità delle imprese danneggiate dalla crisi Covid.

In termini generali, è stato aumentato del 50% il piano di ammortamento portandolo dagli attuali 10 a 15 anni come durata massima per la restituzione del prestito agevolato.

La domanda che ci dovremmo porre, alla luce di tutto questo sforzo da parte della nostra classe politica, è: basterà tutto questo per sbloccare uno stallo di fatto nel sistema bancario?

Quello che doveva essere un bazooka per la economia reale, come venne presentato nell’aprile scorso dal nostro Premier con i suoi 400 miliardi di euro messi a disposizione della economia reale, sappiamo che non ha funzionato.

La ragione per la quale non ha funzionato la conosciamo tutti ma nessuno la ricorda: la manleva sul merito creditizio richiesto richiesta dal Direttore generale dell’Associazione bancaria italiana Giovanni Sabatini che, in pratica, non è stata mai accettata.

Pratica corrente

Oggi, a causa di una perdurante e fortissima crisi di liquidità abbiamo intere filiere di produzione di beni e servizi in grandi difficoltà.

Questo, in conseguenza delle diverse restrizioni o blocchi alle attività produttive per contrastare la pandemia sanitaria, ha determinato la presenza di magazzini pieni (di merce invenduta) e casse vuote. In queste condizioni persistono aziende sane, anche quelle che in anni passati hanno registrato significativi fatturati e che oggi rischiano il fallimento o la segnalazione alla Centrale rischi, anche per la sciagurata normativa prevista dall’Eba (Autorità bancaria europea), in vigore con l’inizio del prossimo anno.

Se è vero quello che ho cercato di descrivere, seppure sommariamente, mi chiedo se non fosse stato più pratico, ragionevole ed efficace la concessione di una “manleva”, magari anche a termine, giusto il tempo necessario per superare l’attuale contingenza.

Mistero!

 

 

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